Lo ha confermato la sorella al Mattino di Padova. Estremista di destra, coinvolto nella strage milanese del 12 dicembre 1969, era stato prima condannato e poi definitivamente assolto dalla Cassazione.
Giovanni Ventura, l'uomo dei misteri coinvolto nella strage di Piazza Fontana del 12 dicembre del 1969 (ma definitivamente assolto con una sentenza della Cassazione), è morto nella sua casa di Buenos Aires.
A confermare la sua scomparsa è stata la sorella, Marianngela Ventura, in una dichiarazione al Mattino di Padova: "L'odissea di mio fratello è durata vent'anni".
Giovanni Ventura è morto lunedì mattina, accanto a lui, la seconda moglie e il figlioletto adottivo che lo hanno assistito nei tre anni una lunga e dolorosa malattia, una forma di distrofia muscolare progressiva che ne aveva devastato il fisico prima riducendolo in carrozzella, poi costringendolo a vivere con la possibilità, ultimamente, di muovere soltanto gli occhi.
Ieri pomeriggio , scrive il Mattino di Padova, si è svolto il funerale: è stato sepolto nella capitale argentina. Non tornerà in Italia, a Castelfranco, dove Ventura era venuto in visita, l'ultima volta, nel 2007 in occasione del funerale del fratello Angelo.
In Argentina Ventura ci arriva il 16 gennaio 1979 quando riesce ad eludere la sorveglianza speciale che gli era stata imposta a Catanzaro (dove si è svolto uno dei tanti processi sulla strage di Piazza Fontana). Nel Paese sudamericano, all'epoca regnava ancora la dittatura del generale Videla.
"Aveva una limitazione territoriale, non era in carcere - ricostruisce la sorella Mariangela - Immediatamente individuato, fu arrestato su richiesta dell'autorità giudiziaria italiana e trascorse 6 anni in carcere nel paese sudamericano".
Condannato e poi assolto per la strage di piazza Fontana che segnò l'avvio della cosiddetta "strategia della tensione", Giovanni Ventura fece dell'Argentina la sua nuova patria anche sotto il nuovo regime. E qui sin ricostruì una nuova vita con una famiglia. Come lavoro faceva il libraio e gestiva con altri soci il ristorante-pizzeria "il Filo'".
Giovanni Ventura l'uomo dai mille misteri aveva avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana? La risposta giudiziaria arriva dalla Cassazione nel 2005. Nelle motivazioni dell'ultima sentenza sulla stage alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano si legge, tra l'altro: "Il giudizio circa la responsabilità di Freda e Ventura in ordine alla strage di piazza Fontana non puo' che essere uno: la risposta è positiva...".
Eppure, nonostante fossero emersi nelle ultime indagini sull'eversione nera il coinvolgimento sia di Venura che di Franco Freda nella strage dui Piazza Fontana, in base alla sentenza definitiva del processo, i magistrati non hanno potuto riaprire un fascicolo nei loro confronti.
A confermare la sua scomparsa è stata la sorella, Marianngela Ventura, in una dichiarazione al Mattino di Padova: "L'odissea di mio fratello è durata vent'anni".
Giovanni Ventura è morto lunedì mattina, accanto a lui, la seconda moglie e il figlioletto adottivo che lo hanno assistito nei tre anni una lunga e dolorosa malattia, una forma di distrofia muscolare progressiva che ne aveva devastato il fisico prima riducendolo in carrozzella, poi costringendolo a vivere con la possibilità, ultimamente, di muovere soltanto gli occhi.
Ieri pomeriggio , scrive il Mattino di Padova, si è svolto il funerale: è stato sepolto nella capitale argentina. Non tornerà in Italia, a Castelfranco, dove Ventura era venuto in visita, l'ultima volta, nel 2007 in occasione del funerale del fratello Angelo.
In Argentina Ventura ci arriva il 16 gennaio 1979 quando riesce ad eludere la sorveglianza speciale che gli era stata imposta a Catanzaro (dove si è svolto uno dei tanti processi sulla strage di Piazza Fontana). Nel Paese sudamericano, all'epoca regnava ancora la dittatura del generale Videla.
"Aveva una limitazione territoriale, non era in carcere - ricostruisce la sorella Mariangela - Immediatamente individuato, fu arrestato su richiesta dell'autorità giudiziaria italiana e trascorse 6 anni in carcere nel paese sudamericano".
Condannato e poi assolto per la strage di piazza Fontana che segnò l'avvio della cosiddetta "strategia della tensione", Giovanni Ventura fece dell'Argentina la sua nuova patria anche sotto il nuovo regime. E qui sin ricostruì una nuova vita con una famiglia. Come lavoro faceva il libraio e gestiva con altri soci il ristorante-pizzeria "il Filo'".
Giovanni Ventura l'uomo dai mille misteri aveva avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana? La risposta giudiziaria arriva dalla Cassazione nel 2005. Nelle motivazioni dell'ultima sentenza sulla stage alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano si legge, tra l'altro: "Il giudizio circa la responsabilità di Freda e Ventura in ordine alla strage di piazza Fontana non puo' che essere uno: la risposta è positiva...".
Eppure, nonostante fossero emersi nelle ultime indagini sull'eversione nera il coinvolgimento sia di Venura che di Franco Freda nella strage dui Piazza Fontana, in base alla sentenza definitiva del processo, i magistrati non hanno potuto riaprire un fascicolo nei loro confronti.