La “rivoluzione” voluta dal ministro Brunetta parte a rilento. Obiettivo della riforma eliminare 100milioni di documenti cartacei con un risparmio previsto di 500 milioni di euro. I medici: “Troppe difficoltà”
Era stata presentata ad aprile dai ministri Brunetta e Fazio come una rivoluzione che avrebbe consentito grandi risparmi e maggiore controllo. La riforma che prevede l'invio dei certificati di malattia on line invece che via posta, però, sembra essersi arenata nelle secche delle difficoltà tecniche. Il 19 luglio scorso è terminata la fase di sperimentazione ma i medici dicono di non essere ancora pronti per il via definitivo.
Il Presidente dell'Ordine dei medici ha scritto al ministro della Pubblica Amministrazione lamentando i problemi più gravi riscontrati. Primo tra tutti, il fatto che molti medici non hanno un collegamento Internet e non intendono accollarsi le spese dell'innovazione tecnologica: l'azienda produttrice del software chiede infatti 200 euro l'anno per la manutenzione e 250 per l'aggiornamento del programma. In questi tre mesi di prova, sono soltanto poco più di 76.000 i certificati inviati on line, mentre la novità in teoria riguarda 15 milioni di dipendenti pubblici e privati. 180mila i medici di famiglia coinvolti per una riforma che punta ad eliminare 100milioni di documenti cartacei con un risparmio previsto di 500 milioni di euro.
Il Presidente dell'Ordine dei medici ha scritto al ministro della Pubblica Amministrazione lamentando i problemi più gravi riscontrati. Primo tra tutti, il fatto che molti medici non hanno un collegamento Internet e non intendono accollarsi le spese dell'innovazione tecnologica: l'azienda produttrice del software chiede infatti 200 euro l'anno per la manutenzione e 250 per l'aggiornamento del programma. In questi tre mesi di prova, sono soltanto poco più di 76.000 i certificati inviati on line, mentre la novità in teoria riguarda 15 milioni di dipendenti pubblici e privati. 180mila i medici di famiglia coinvolti per una riforma che punta ad eliminare 100milioni di documenti cartacei con un risparmio previsto di 500 milioni di euro.