Nella cattedrale della città lombarda sono stati celebrati i funerali della giovane 21enne, morta il 24 luglio a Duisburg. Accanto ai familiari tanti amici. All'omelia il delegato vescovile ha detto: "Ci sono anche le folle che danno la vita"
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Nel pomeriggio del 30 luglio la città di Brescia s'è fermata, per rendere l'estremo saluto a Giulia Minola. Aveva sconvolto tutti, alcuni giorni or sono, il racconto della morte della 21enne, fatta dall'amica Irina Di Vincenzo presente alla tragedia della Love Parade di Duisburg. La ragazza torinese era presente oggi ai funerali, celebrati nella cattedrale di Brescia. S'è voluta stringere intorno ai familiari di Giulia, distrutti dal dolore. Molti gli amici, che hanno voluto partecipare al rito funebre.
All'omelia il delegato vescovile don Federico Pellegrini ha ricordato che "ci sono folle che danno la morte e ci sono folle che promuovono la vita. La speranza nella vita eterna chiede a noi di saper scegliere a quale folla appartenere, attorno a chi e a che cosa esprimere ciò che siamo e proviamo". Non c'è stato, invece, alcun intervento delle autorità locali, come espressamente richiesto dai familiari di Giulia. Lo stesso ufficio stampa del Comune aveva diffuso, poco prima dell'inizio dei funerali, una nota affermante: "In merito alla richiesta di intervento, pervenuta dalla stampa locale e nazionale, il sindaco di Brescia Adriano Paroli conferma la sua decisione di astenersi da dichiarazioni pubbliche, rispettando la volontà alla riservatezza della famiglia Minola, intorno alla quale si stringono con affetto tutta l'amministrazione comunale e la città".
Un momento di particolare commozione è stato vissuto al termine della celebrazione. Quando la bara è uscita dal duomo, la sorella Claudia, una cugina e un'amica hanno acceso un pc portatile, che ha fatto risuonare le note di un alleluja, per sottolineare la passione di Giulia per la musica
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All'omelia il delegato vescovile don Federico Pellegrini ha ricordato che "ci sono folle che danno la morte e ci sono folle che promuovono la vita. La speranza nella vita eterna chiede a noi di saper scegliere a quale folla appartenere, attorno a chi e a che cosa esprimere ciò che siamo e proviamo". Non c'è stato, invece, alcun intervento delle autorità locali, come espressamente richiesto dai familiari di Giulia. Lo stesso ufficio stampa del Comune aveva diffuso, poco prima dell'inizio dei funerali, una nota affermante: "In merito alla richiesta di intervento, pervenuta dalla stampa locale e nazionale, il sindaco di Brescia Adriano Paroli conferma la sua decisione di astenersi da dichiarazioni pubbliche, rispettando la volontà alla riservatezza della famiglia Minola, intorno alla quale si stringono con affetto tutta l'amministrazione comunale e la città".
Un momento di particolare commozione è stato vissuto al termine della celebrazione. Quando la bara è uscita dal duomo, la sorella Claudia, una cugina e un'amica hanno acceso un pc portatile, che ha fatto risuonare le note di un alleluja, per sottolineare la passione di Giulia per la musica