Cialente: "Costretti a prendere le botte per farci sentire"

Cronaca
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Il primo cittadino de l'Aquila ha guidato la protesta degli abruzzesi scesi in piazza a Roma: "L'Aquila è una città disperata, è questo che gli esponenti del governo non capiscono". La risposta di Giovanardi: sindaco pensi a lavorare

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Il governo non capisce che "L'Aquila è una città disperata". E' questo il grido di dolore e rabbia espresso dal primo cittadino del capoluogo abruzzese che ha guidato il corteo di circa 5mila cittadini scesi in piazza a Roma. (leggi anche la protesta degli aquilani. Tensione con la polizia).

Arrivato a Roma con i suoi concittadini il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente si è trovato a dover affrontare le forze dell'ordine in assetto antisommossa (guarda le foto degli scontri). 
"Non mi aspettavo quello che  è accaduto - ha detto il primo cittadino - Siamo gente tranquilla anche se disperata, c'è stato questo blocco inaspettato. Noi abbiamo cercato di calmare". E ha aggiunto: "Questo è un corteo con gente normale. Ci sono ragazzi, c'è confindustria, esponenti del sindacato di polizia che ci hanno espresso solidarietà, imprenditori, professori universitari arrivati fin qui in autobus, c'è una città che viene a chiedere aiuto".

Cialente ha proseguito spiegando che il peso fiscale che i cittadini de L'Aquila si troveranno ad affrontare a partire da gennaio. "Su una busta paga di 1000 euro ci si troverà con solo 760 euro al mese". E ancora: "All'Aquila abbiamo ancora l'esercito nel centro storico, come a Beirut o Kabul". C'è poi il problema di coloro che ancora alloggiano negli alberghi. "Ci sono 4000 persone ancora negli alberghi, gli albergatori vantano un credito di 70 milioni di euro e hanno capito che lo stato non li pagherà mai". "Per farci sentire - conclude - siamo costretti a prenderci le botte".

Alle dichiarazioni di Cialente ha replicato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi con parole destinate a far discutere. "Quando vedo il sindaco dell'Aquila Cialente e l'ex presidente della provincia Pezzopane, ambedue noti esponenti politici del Pd, in giro per Roma alla testa dei manifestanti contro il Governo, mi corre l'obbligo di ricordare che da 13 mesi, aspetto dagli amministratori locali le indicazioni di come spendere 12 milioni di euro stanziati nel maggio 2009 dal Dipartimento Famiglia per strutture per bambini, anziani, famiglie in difficoltà" ha dichiarato Giovanardi. E ha aggiunto: "Se i suddetti capopopolo se ne stessero all'Aquila a lavorare per la ricostruzione, sicuramente non dovremmo registrare questi vergognosi incredibili ritardi per la realizzazione di strutture che per loro responsabilità sono ancora totalmente al palo".

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