Interrogato nell’ambito dell’inchiesta “Grandi Opere”, il capo della protezione civile ammette che la casa in centro a Roma era stata messa a disposizione dal cardinale a capo della di Propaganda Fide. “Non ho mai pagato l’affitto, ma pagavo le bollette”
INCHIESTA APPALTI: L'ABUM FOTOGRAFICO
Fu il cardinale Crescenzio Sepe a fare da collegamento tra Guido Bertolaso e il professore Francesco Silvano, questo ultimo collaboratore di Propaganda Fide che mise a disposizione del capo della protezione civile l'appartamento in Via Giulia, a Roma. A riferirlo ai magistrati perugini è stato ieri lo stesso Bertolaso interrogato nel capoluogo umbro nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per i “Grandi eventi” che lo vede indagato. Il numero uno della protezione civile ha riferito ai pm di avere lui stesso contattato il cardinale Sepe, per molto tempo ai vertici di Propaganda Fide.
Tramite il professore Francesco Silvano, quindi, Bertolaso avrebbe ottenuto di soggiornare, fino alla fine del 2003, nell'appartamento di Via Giulia essendosi dovuto allontanare da casa per vicende personali. Il capo della protezione civile ha riferito ieri ai magistrati di non aver mai pagato l'affitto dell'immobile ma di aver provveduto soltanto al pagamento delle varie bollette. Bertolaso ha quindi spiegato di non essersi mai occupato di appalti ad eccezione di quelli relativi al G8 alla Maddalena e che quando si accorse che i costi per il vertice in Sardegna stavano lievitando, decise di sostituire Fabio De Santis con Gian Michele Calvi.