Durante la prova scritta, attraverso alcune ricetrasmittenti, suggerivano ai candidati che avevano pagato le risposte giuste. Tra i membri dell’organizzazione anche i gestori di alcune autoscuole e qualche medico compiacente
Duemila euro per conseguire una patente in modo illecito e facile: è la cifra che bisognava pagare ai promotori di un gruppo criminale scoperto dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia, in collaborazione con i colleghi del Reparto Prevenzione Crimine, che stamane hanno eseguito 66 ordinanze di custodia cautelare di cui 36 agli arresti nei confronti di altrettante persone nell'ambito dell'operazione 'Walkie Talkie'. Le indagini sono iniziate nel novembre 2008, quando agenti della Sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica amministrazione hanno ricevuto notizia di un giro di patenti facili.
L’organizzazione agevolava in modo illegale il superamento della prova teorica. Durante gli esami, attraverso sofisticate apparecchiature ricetrasmittenti, i candidati riuscivano ad entrare in contatto diretto con alcuni esponenti dell'organizzazione che, a seconda delle domande, suggerivano al candidato le risposte corrette. In alcuni casi addirittura, attraverso uno scambio di fotografie sui documenti, altre persone si sostituivano ai candidati sottoposti all'esame.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, come truffa ai danni della Motorizzazione Civile di Foggia e Bari, corruzione, sostituzione di persona, falsità materiale e ideologica. Sei indagati rispondono anche di spaccio di droga. Alcuni provvedimenti cautelari sono stati eseguiti in provincia di Milano, Parma, Mantova, Vicenza, Campobasso e Bari. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Foggia, Enrico Di Dedda, su richiesta del pubblico ministero Domenico Minardi. L'organizzazione annoverava tra i propri aderenti anche i gestori di alcune autoscuole e qualche medico compiacente, il cui compito era quello di assicurare l'idoneità necessaria per il conseguimento del titolo di guida.
L’organizzazione agevolava in modo illegale il superamento della prova teorica. Durante gli esami, attraverso sofisticate apparecchiature ricetrasmittenti, i candidati riuscivano ad entrare in contatto diretto con alcuni esponenti dell'organizzazione che, a seconda delle domande, suggerivano al candidato le risposte corrette. In alcuni casi addirittura, attraverso uno scambio di fotografie sui documenti, altre persone si sostituivano ai candidati sottoposti all'esame.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, come truffa ai danni della Motorizzazione Civile di Foggia e Bari, corruzione, sostituzione di persona, falsità materiale e ideologica. Sei indagati rispondono anche di spaccio di droga. Alcuni provvedimenti cautelari sono stati eseguiti in provincia di Milano, Parma, Mantova, Vicenza, Campobasso e Bari. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Foggia, Enrico Di Dedda, su richiesta del pubblico ministero Domenico Minardi. L'organizzazione annoverava tra i propri aderenti anche i gestori di alcune autoscuole e qualche medico compiacente, il cui compito era quello di assicurare l'idoneità necessaria per il conseguimento del titolo di guida.