Niente scuola, le vacanze d'oro dei bambini italiani

Cronaca
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Ecco quanto potrebbe costare l'estate a una famiglia italiana con due figli. Baby sitter, colonie comunali o settimane all'estero incluse. Una battaglia organizzativa combattuta a suon di euro. E se l'anno scolastico iniziasse a ottobre? Appunto...

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di Laura Barsottini

Iniziare la scuola dopo il 30 settembre: il tema è all'ordine del giorno della commissione Istruzione del Senato. Sulla carta solo quindici giorni di slittamento. Nella vita delle famiglie con figli, probabilmente una specie di incubo. Perché oggi il tessuto sociale è cambiato rispetto agli anni Settanta, quando si iniziavano le lezioni a ottobre: quasi tutte le mamme lavorano, soprattutto nelle grandi città, non esistono più i cortili e le famiglie sono sempre più chiuse in se stesse. 

Abbiamo provato a ipotizzare la spesa di una famiglia per coprire l’estate dal 14 giugno, prima settimana di chiusura delle scuole elementari, al 30 settembre: sedici settimane circa. La simulazione è poco più di un gioco: i dati sono reali, ma le combinazioni possibili infinite e gli esempi presi a campione solo alcune, secondo noi significative, delle molte offerte in giro per l'Italia. I risultati, però, fanno riflettere.
Nella nostra coppia entrambi i genitori lavorano come dipendenti a tempo pieno, ci sono due bambini in età scolare, e i due genitori, alternandosi, possono usufruire di quattro settimane di ferie. Inoltre, la famiglia non può usufruire di nonni in gamba e disponibili (che comunque non potranno sobbarcarsi la cura di due bambini per poco meno di tre mesi) o meno. Rimangono da "occupare" dodici settimane.

Niente nonni, campus cittadini. In questa ipotesi, bisogna subito mettere in conto un minimo di 480 euro netti al mese per una baby sitter con esperienza per 20 ore settimanali, in pratica solo il pomeriggio. Per la mattinata, si può scegliere tra oratori estivi (che però spesso privilegiano i bambini che hanno già fatto percorsi formativi in parrocchia e non coprono l’intera estate sospendendo solitamente il “servizio” ad agosto e ai primi di settembre). Anche queste strutture, poi, spesso chiedono un contributo alle famiglie, che può arrivare anche a 50 euro a bambino. Nei comuni più fortunati, è l’Assessorato Famiglia Scuola e Politiche Sociali a organizzare workshop a prezzi “politici”: a Milano, il periodo  16 giugno-29 luglio, dalle 8,30 alle 16,30 costa 124,20 euro più la quota della refezione scolastica come durante l’anno. Oppure si può optare per settimane tematiche comunali a 40 euro l'una che, però, attualmente sono organizzate fino al 10 di settembre. Sempre a Milano, ci sono le settimane all’Idroscalo, il mare dei milanesi, che l’anno scorso costavano 120 euro a settimana (i nuovi calendari verranno pubblicati a giorni). Se però, si intende diversificare la proposta, una settimana al museo della Scienza e della Tecnologia di Milano costa 140 euro e al museo di Storia Naturale 135. Fuori Milano? A Roma, una settimana organizzata insieme al Comune al museo di Zoologia viene 120 + 50 (per colazione e pranzo) euro.

Conclusioni: a Milano la spesa di circa tre mesi di baby sitter (1.434 euro), campus estivo comunale (124,20 euro a figlio + refezione) e almeno quattro settimane a settembre (40 euro a settimana a figlio) può partire dai 1.878,20 euro. A Roma, ai 1.434 euro di baby sitter si devono aggiungere i 2.880 euro per i worshop al museo di Zoologia e i 1.200 di pranzo, per un totale che potrebbe ammontare a 5.514 euro.


Niente nonni, vacanze lontano da casa. Nell'ipotesi precedente non ci si allontana dalla città e non si favorisce, neanche con l’indotto, la fiorente industria del turismo italiana, uno dei principali motivi a sostegno, secondo il Ministro dell’Istruzione, dell’idea dello slittamento. Allora, si può scegliere tra le molte offerte di campus in località di vacanza. Certo, i costi lievitano un po’, a parte sempre le vacanze organizzate dal Comune di Milano (che su questo fronte, da anni si dimostra all’avanguardia): turni di dodici giorni dal 14 giugno al 3 settembre al mare, lago o in montagna a 133,50 euro a soggiorno. Invece, quattordici giorni con l'Ymca a Roccella Jonica, organizzazione molto nota a Roma, partono da 400 euro.

Conclusioni: i milanesi devono mettere in conto due periodi di quindici giorni a figlio con le vacanze del Comune a 534 euro, 1.434 euro di baby sitter e le solite quattro settimane stanziali a Milano, a 320 euro, per una spesa di 2.288 euro. A Roma, aggiungendo, per esempio, due campi dell'Ymca a 400 euro a figlio, si arriva a 5.634 euro.

Niente nonni, campus tematici lontano da casa. Ma, ammettiamolo, tre mesi sono lunghi per chiunque se trascorsi in un'unica maniera. Per i genitori che vogliano offrire una vacanza a tema ai loro bambini, ci sono le splendide settimane del Wwf a contatto con la natura, da 400 euro, i quattordici giorni dei Centri Rousseau che costavano lo scorso anno dai 480 euro, per non parlare dei quindici giorni di vela o equitazione presso l'Associazione Lasa di Tarquinia, dai 990 euro, i dodici giorni a imparare l’inglese ad Arezzo con la Berlitz School, da 1.298 euro o i vari camp delle squadre di calcio ufficiali (ma qui si apre un altro capitolo).

Conclusioni: alle cifre dell'ipotesi precedente si devono aggiungere da 400 (dodici giorni con il Wwf) a 990 (corso di equitazione o vela a Tarquinia) euro a figlio. E qui lasciamo a ognuno il "piacere" di osare.

Insomma, buone vacanze, famiglie italiane! 

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