L'architetto coinvolto nel giro di assegni per la casa di Claudio Scajola sarà nuovamente ascoltato dalla procura del capoluogo umbro. Ieri Di Pietro ha parlato ai giudici di Firenze
L'INCHIESTA SULLE GRANDI OPERE: L'ALBUM FOTOGRAFICO
Continua l'inchiesta legata allo scandalo dei grandi appalti. Oggi la procura di Perugia ascolterà alcuni ufficiali della Guardia di Finanza che dovranno chiarire alcuni punti oscuri sulla cosidetta Lista Anenome, l'elenco di nomi trovato nel corso delle perquisizioni sui lavori per i mondiali di nuoto e mai giunta ai giudici titolari dell'inchiesta. Il sospetto è che quella lista sia stata fatta vedere ad Achille Toro, l'ex procuratore di Roma, rimasto coinvolto nell'inchiesta. Sempre a Perugia oggi tornerà anche Angelo Zampolini, l'architetto che avrebbe fornito gli assegni con cui è stata pagato la casa di Claudio Scajola.
Ieri intanto Antonio Di Pietro è stato ascoltato dai pm di Firenze in qualità di ex ministro delle Infrastrutture. Poco più di un'ora a colloquio con i pm di Firenze e Perugia che indagano sui Grandi eventi. Poco più di un'ora per dare il proprio contributo da "parlamentare dell'opposizione", oggi, "ministro delle infrastrutture", ieri, ed "ex pm", l'altro ieri. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha spiegato di essersi presentato "spontaneamente" come "persona informata sui fatti", ma pare che, in quella veste, sia stato invece convocato dagli investigatori. Bocca cucita all'uscita: "Il primo dovere di un teste di accusa - ha detto - è mantenere la riservatezza". "Sono orgoglioso - ha aggiunto - di continuare nella mia testimonianza di verità su questioni che possono aiutare la magistratura a fare chiarezza sulle vicende su cui si sta indagando".
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Ieri intanto Antonio Di Pietro è stato ascoltato dai pm di Firenze in qualità di ex ministro delle Infrastrutture. Poco più di un'ora a colloquio con i pm di Firenze e Perugia che indagano sui Grandi eventi. Poco più di un'ora per dare il proprio contributo da "parlamentare dell'opposizione", oggi, "ministro delle infrastrutture", ieri, ed "ex pm", l'altro ieri. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha spiegato di essersi presentato "spontaneamente" come "persona informata sui fatti", ma pare che, in quella veste, sia stato invece convocato dagli investigatori. Bocca cucita all'uscita: "Il primo dovere di un teste di accusa - ha detto - è mantenere la riservatezza". "Sono orgoglioso - ha aggiunto - di continuare nella mia testimonianza di verità su questioni che possono aiutare la magistratura a fare chiarezza sulle vicende su cui si sta indagando".
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