Caso Claps, il legale di Restivo: "Follia investigativa"
CronacaDaniele Restivo, indagato per l'omicidio di Elisa Claps, potrebbe essere coinvolto in un altro delitto in Inghilterra, sostengono i legali dell'uomo che fu condannato per quell'uccisione. Il suo avvocato difensore: "vittima di assalto mediatico"
"Aspettiamo gli esiti per definire fin dove arriva la follia investigativa. O quella ricostruttiva dei casi giudiziari". E' questo il commento del difensore di Daniele Restivo, Mario Marinelli, alla notizia che il suo assistito potrebbe essere coinvolto in un altro omicidio, quello di Jong-ok Shin, 'Oki' per gli amici, una studentessa sudcoreana di lingue, uccisa con tre coltellate nel giugno 2002 a Bournemouth, nel sud dell'Inghilterra.
Restivo, aggiunge il legale, comincia a sentire il peso di questo assalto mediatico "e il peso di questi casi che gli vengono attribuiti e ai quali lui è completamente estraneo".
Danilo Restivo ad oggi è l'unico indagato per l'omicidio di Elisa Claps, sebbene quest'ultimo si proclami innocente e si dica disponibile a sottoporsi alla comparazione del dna.
Restivo viveva a Potenza quando Elisa scomparve, e dal 2000 abita a Bournemouth.
Per la scomparsa di Elisa, l'uomo fu indagato ma non venne ritenuto colpevole. Il tribunale di Potenza, però, lo condannò per false dichiarazioni perché non fu in grado di spiegare un buco di un'ora e mezza nella ricostruzione di quel 12 settembre 1993, una domenica, giorno in cui Elisa scomparve.
Guarda anche:
Caso Clasps, gli inquirenti: Elisa, ferita e soffocata
Elisa Claps, secondo il perito della famiglia fu violentata
Mistero Claps, nella chiesa trovate anche tracce di liquido
Restivo, aggiunge il legale, comincia a sentire il peso di questo assalto mediatico "e il peso di questi casi che gli vengono attribuiti e ai quali lui è completamente estraneo".
Danilo Restivo ad oggi è l'unico indagato per l'omicidio di Elisa Claps, sebbene quest'ultimo si proclami innocente e si dica disponibile a sottoporsi alla comparazione del dna.
Restivo viveva a Potenza quando Elisa scomparve, e dal 2000 abita a Bournemouth.
Per la scomparsa di Elisa, l'uomo fu indagato ma non venne ritenuto colpevole. Il tribunale di Potenza, però, lo condannò per false dichiarazioni perché non fu in grado di spiegare un buco di un'ora e mezza nella ricostruzione di quel 12 settembre 1993, una domenica, giorno in cui Elisa scomparve.
Guarda anche:
Caso Clasps, gli inquirenti: Elisa, ferita e soffocata
Elisa Claps, secondo il perito della famiglia fu violentata
Mistero Claps, nella chiesa trovate anche tracce di liquido