Tragedia di Ventotene, lutto cittadino per tre giorni

Cronaca
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La procura di Latina apre un'indagine contro ignoti per la morte delle due studentesse romane di 14 anni, schiacciate da rocce staccatesi all'improvviso da un costone di tufo che sovrasta una spiaggia

Il giorno dopo la tragedia di Ventotene, dove due ragazze in gita scolastica hanno perso la vita a causa del crollo di un costone di roccia che le ha colpite mentre erano in spiaggia, regna il dolore, lo sgomento e la rabbia, come testimoniano i messaggi lasciati sulla bacheca del gruppo "Un minuto di silenzio per ricordare Sara Panuccio e Francesca Colonello".

Rabbia esplicitata sia dalle famiglie che hanno deciso che "i funerali di venerdì prossimo si svolgeranno in forma privata, lontano da politici e giornalisti. Saranno
presenti solo i familiari e gli amici". Una decisione ribadita anche dal viceparroco della chiesa di Sant'Anna, a Roma, dove venerdì prossimo alle 11:00 si svolgeranno i funerali delle due studentesse morte. "Chiunque vorrà dare loro l'ultimo saluto - ha aggiunto il viceparroco - potrà comunque visitare la camera ardente".

La procura di Latina ha aperto un'indagine contro ignoti per duplice omicidio colposo. Sull'isola dell'arcipelago pontino la presidente della Regione Lazio Renata Polverinioggi invia i tecnici per verificare lo stato di eventuale pericolosità delle pareti rocciose che affacciano sulla spiaggia.

Intanto nell'isola, da oggi e per tre giorni, è lutto cittadino. Sulla spiaggia della tragedia mazzi di fiori dedicati alle giovanissime vittime del crollo.

"Da anni lanciavo l'allarme che un giorno avremmo pianto. Ci sono altri punti sull'isola a rischio, con il sindaco ne avevamo parlato proprio nei giorni scorsi". Lo dice Pietro Pennacchio, albergatore e residente dell'isola.

"Ho la coscienza a posto, sarà la magistratura a provvedere. L'unico rammarico che ho è di non essere riuscito a salvare quella ragazza, che sembrava si stesse riprendendo invece mi e' morta tra le braccia". Lo ha detto il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso replicando ai cronisti che gli chiedevano se si aspettasse un avviso di garanzia per il crollo e per la morte delle due ragazze a Cala Rossano. "Ho incontrato i genitori alla cappella del cimitero - ha raccontato il sindaco - li ho salutati, non mi hanno detto niente personalmente. Sicuramente ce l'avranno con me, ce l'avranno con tutti. E' normale li capisco. Sono un genitore anche io, capisco cosa provano".

Oggi i compagni di classe delle due 14enni, sono tornati tra i banchi dell'istituto: insieme ai loro insegnanti e con l'aiuto di psicologi stanno cercando di elaborare la tragedia.


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