Cucchi, i medici legali: è morto perché non è stato curato

Cronaca
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E' la conclusione alla quale è giunto il professor Paolo Arbarello, a capo di un'equipe nominata dal pubblico ministero che conduce l'inchiesta sulla morte del giovane. "Stefano non è morto per disidratazione, al Pertini omissioni e negligenze"

Stefano Cucchi non è morto per disidratazione, ma perché, pur in condizioni cliniche estremamente difficili, non è stato curato. A questa conclusione è giunto il professor Paolo Arbarello, responsabile dell'istituto di medicina legale e a capo di una equipe medica nominata dal pm che conduce l'inchiesta sulla morte del giovane.

Nella relazione si smentiscono i risultati della commissione guidata da Ignazio Marino, in cui si parla di morte per disidratazione. Stefano Cucchi quando è morto aveva la vescica piena e il giorno prima aveva bevuto 3 bicchieri di acqua. Dunque, non è questa la causa della morte, spiega il professor Arbarello. Cosi' come non hanno causato la morte le lesioni vertebrali, una antica e l'altra recente, tipiche di una caduta da seduto, che ha coinvolto il coccige. Queste lesioni, comunque, non erano in grado di provocare la morte. Che e' stata invece provocata da "carenze assistenziali" in ambito terapeutico.

"Abbiamo registrato - ha detto Arbarello - omissioni e negligenze nelle terapie. Un paziente in quelle condizioni doveva innanzitutto essere trasferito in un reparto adeguato, ma andava anche trattato diversamente da quanto è stato fatto".
Stefano Cucchi, al momento del ricovero nel reparto detentivo dell'ospedale Sandro Pertini aveva numerose patologie: il battito del cuore lento, lentissimo, 42 battiti al minuto, era magro, aveva delle disfunzioni ipoglicemiche, problemi di funzionalità epatica e squilibrio elettrolitico.

"La terapia - ha aggiunto Arbarello - doveva essere diversa. Dunque non è stato curato bene, non è stata colta la gravità della sua condizione. E ribadisco: Stefano Cucchi è morto perché è stato omesso per negligenza un piano terapeutico. In pratica non ci sono state terapie che avrebbero potuto scongiurarne la morte. Con una diversa terapia sarebbe stato salvato".

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