3mila euro per evitare che il figlio finisse in carcere. Così un'82enne disabile è stata raggirata da Salvatore ed Erennio Perrella, per i quali le manette sono scattate davvero
''Voglio lanciare un appello a tutti gli anziani, che come me vivono da soli in casa: non aprite la porta a nessuno''. Queste le parole dell'82enne napoletana Annunziata Coppola, vittima d'una truffa da parte dei fratelli Perrella. L'anziana, disabile da più tempo, ha spiegato d'essere stata raggiunta telefonicamente da "un uomo che ha finto d'essere mio figlio. Aveva una voce strana, ma era così agitato che gli ho creduto''. Dalla conversazione la donna ha appreso che il figlio aveva fatto un incidente stradale e che gli servivano 3mila euro per evitare il carcere. Poco dopo Annunziata Coppola ha visto presentarsi in casa due uomini, venuti a ritirare la somma.
Ma i fratelli Salvatore ed Erennio Perrella, rispettivamente di 40 e 27 anni nonché provenienti dalla cosiddetta Napoli "bene", non sono riusciti a farla fanca. E così le porte del carcere, falsamente prospettato per il figlio dell'anziana, si sono aperte per loro, una volta arrestati, il 1° aprile, dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Napoli sezione Antirapina.
Ma i fratelli Salvatore ed Erennio Perrella, rispettivamente di 40 e 27 anni nonché provenienti dalla cosiddetta Napoli "bene", non sono riusciti a farla fanca. E così le porte del carcere, falsamente prospettato per il figlio dell'anziana, si sono aperte per loro, una volta arrestati, il 1° aprile, dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Napoli sezione Antirapina.