L'ex senatore sarà sentito dai pm in merito all'inchiesta che vede coinvolte anche Fastweb e Telecom Italia Sparkle. Nei prossimi giorni verrà deciso anche sul possibile commissariamento delle due società.
Si apre domani un'altra settimana di lavoro per inquirenti e investigatori impegnati sul fronte dell'inchiesta sul presunto maxi riciclaggio da due miliardi di euro, che vede indagate quasi 80 persone e che coinvolge dirigenti Fastweb, a partire dal suo fondatore Silvio Scaglia, e Telecom Italia Sparkle, entrambi colossi della telefonia.
Una vicenda giudiziaria che il Financial Times non ha esitato a definire "di una complessità sorprendente". Per i prossimi giorni è attesa la decisione del gip Aldo Morgigni sul rinvio chiesto, giovedì scorso, dai pm di Roma in merito alla decisione sul commissariamento di Fastweb e Telecom Sparkle. Uno slittamento di una decina di giorni necessario a studiare le ipotesi alternative al commissariamento, presentate dalle due società telefoniche. Se il giudice per le indagini preliminari accoglierà la richiesta, una decisione potrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana.
E sempre nei prossimi l'ex senatore Nicola Di Girolamo potrebbe essere interrogato dai pubblici ministeri. Ieri nell'interrogatorio di garanzia, l'ex parlamentare ha scelto di non rispondere al Gip. Accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di ingenti somme di danaro, a livello internazionale attraverso una miriade di società estere e, con riferimento alla sua elezione a senatore, di violazione della legge elettorale e di scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso. Di Girolamo ha annunciato che parlerà quando sarà interrogato dai pubblici ministeri di Roma che hanno svelato, con l'inchiesta, un mondo fatto di commistioni tra colletti bianchi, delinquenti e uomini delle forze dell'ordine.
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Una vicenda giudiziaria che il Financial Times non ha esitato a definire "di una complessità sorprendente". Per i prossimi giorni è attesa la decisione del gip Aldo Morgigni sul rinvio chiesto, giovedì scorso, dai pm di Roma in merito alla decisione sul commissariamento di Fastweb e Telecom Sparkle. Uno slittamento di una decina di giorni necessario a studiare le ipotesi alternative al commissariamento, presentate dalle due società telefoniche. Se il giudice per le indagini preliminari accoglierà la richiesta, una decisione potrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana.
E sempre nei prossimi l'ex senatore Nicola Di Girolamo potrebbe essere interrogato dai pubblici ministeri. Ieri nell'interrogatorio di garanzia, l'ex parlamentare ha scelto di non rispondere al Gip. Accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di ingenti somme di danaro, a livello internazionale attraverso una miriade di società estere e, con riferimento alla sua elezione a senatore, di violazione della legge elettorale e di scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso. Di Girolamo ha annunciato che parlerà quando sarà interrogato dai pubblici ministeri di Roma che hanno svelato, con l'inchiesta, un mondo fatto di commistioni tra colletti bianchi, delinquenti e uomini delle forze dell'ordine.
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