Sono oltre due milione e mezzo i litri di sostanza inquinanti finiti nel fiume. La marea nera ha ormai raggiunto il Po
LAMBRO, LE FOTO DEL DISASTRO AMBIENTALE
Continua il viaggio della marea nera di Petrolio che dal Lambro ha ormai raggiunto il fiume Po. Secondo le prime stime sono stati 3.500 i metri cubi di olii pesanti sversati nel fiume, che corrispondono a circa 2,5 milioni di litri, usciti dai sette serbatoi dell'ex raffineria Lombarda petroli di Villasanta, in Brianza.In particolare sono stati svuotati tre dei quattro serbatoi di gasolio, mentre altre perdite si sarebbero registrate nei tre serbatoi di olii combustibili. Le chiazze, intanto, hanno raggiunto l’Emilia Romagna.
Il Presidente della regione Vasco Errani ha chiesto lo stato di emergenza, in stretto raccordo con la Regione Lombardia. Questo per la grave situazione che si sta profilando nell'arco del Po, nella confluenza del Lambro a nord di Piacenza. Intanto proseguono le attività di cooperazione tra le due Regioni, le Prefetture e le Province interessate, l'Arpa, le Protezioni civili regionali, l'Aipo, i Vigili del Fuoco e l'Autorità di bacino per affrontare la situazione.
Fin dalla prima mattina la Protezione civile regionale - ricorda la Giunta - ha messo in stato di allerta tutti i Comuni rivieraschi, fino a Ferrara, per segnalare l'imminente arrivo dell'ingente quantità di combustibile e indicando le precauzioni del caso. Contemporaneamente la Protezione civile ha messo in stato di allerta i punti di prelievo delle bonifiche nella zona Pilastresi e dell'acquedotto di Ferrara. E' stato definito il piano degli interventi urgenti, d'intesa tra il presidente Errani, il prefetto Luigi Viana e le autorità locali, nel corso di un vertice in Prefettura a Piacenza. Il presidente della Regione si è detto "preoccupato" e ha sollecitato "la massima collaborazione per affrontare situazione e ridurre i danni ambientali".
Continua il viaggio della marea nera di Petrolio che dal Lambro ha ormai raggiunto il fiume Po. Secondo le prime stime sono stati 3.500 i metri cubi di olii pesanti sversati nel fiume, che corrispondono a circa 2,5 milioni di litri, usciti dai sette serbatoi dell'ex raffineria Lombarda petroli di Villasanta, in Brianza.In particolare sono stati svuotati tre dei quattro serbatoi di gasolio, mentre altre perdite si sarebbero registrate nei tre serbatoi di olii combustibili. Le chiazze, intanto, hanno raggiunto l’Emilia Romagna.
Il Presidente della regione Vasco Errani ha chiesto lo stato di emergenza, in stretto raccordo con la Regione Lombardia. Questo per la grave situazione che si sta profilando nell'arco del Po, nella confluenza del Lambro a nord di Piacenza. Intanto proseguono le attività di cooperazione tra le due Regioni, le Prefetture e le Province interessate, l'Arpa, le Protezioni civili regionali, l'Aipo, i Vigili del Fuoco e l'Autorità di bacino per affrontare la situazione.
Fin dalla prima mattina la Protezione civile regionale - ricorda la Giunta - ha messo in stato di allerta tutti i Comuni rivieraschi, fino a Ferrara, per segnalare l'imminente arrivo dell'ingente quantità di combustibile e indicando le precauzioni del caso. Contemporaneamente la Protezione civile ha messo in stato di allerta i punti di prelievo delle bonifiche nella zona Pilastresi e dell'acquedotto di Ferrara. E' stato definito il piano degli interventi urgenti, d'intesa tra il presidente Errani, il prefetto Luigi Viana e le autorità locali, nel corso di un vertice in Prefettura a Piacenza. Il presidente della Regione si è detto "preoccupato" e ha sollecitato "la massima collaborazione per affrontare situazione e ridurre i danni ambientali".