Milano e Torino guidano il gruppo delle città del Nord che domenica 28 febbraio bloccheranno la circolazione delle auto per tentare di arginare la presenza di inquinamento nell'aria. Ma per molti si tratta di un'iniziativa che non lascerà il segno
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A livello statistico sono solo una minoranza (basti pensare che la sola Lombardia conta oltre 1.500 comuni). Ma il messaggio che vogliono lanciare gli 80 comuni della pianura padana che hanno preso parte al vertice indetto a Milano dall'Anci, aderendo al blocco totale del traffico contro lo smog per il 28 febbraio prossimo, è senza dubbo significativo. «Non c'è stata alcuna voce discorde» ha detto con soddisfazione il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, presidente dell' Anci e promotore dell'iniziativa insieme al sindaco di Milano Letizia Moratti. Tra gli amministratori che si sono riuniti a Palazzo Marino, sede del comune di Milano, oltre ai due promotori, c'erano comunque dievrsi sindaci di importanti città del Nord come Piercarlo Fabbio (Alessandria), Lorenzo Guerini (Lodi), Alcide Molteni (Sondrio), Roberto Riggio (Piacenza) e Fausto Merchiori (Rovigo). Oltre una ventina i sindaci dell'hinterland milanese e molti anche i tecnici e gli assessori in trasferta dai vari comuni di Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna (all'incontro sono state rappresentate, tra le altre, le città di Belluno, Venezia, Verona, Treviso, Padova, Mantova, Bergamo, Asti, Cuneo, Novara, Bologna, Ferrara, Forlì e Rimini).
«Hanno già dato il proprio assenso - ha detto Moratti - città piccole e città grandi, città di montagna e città di pianura. Stiamo combattendo una battaglia difficile, anche perchè siamo l'area più produttiva del Paese e proprio per questo più soggetta all'inquinamento». Anche Napoli e Genova, escluse per ragioni geografiche dal coordinamento dei centri della Valpadana, hanno già dato la loro disponibilità a fermare il traffico per l'ultima domenica di febbraio. Con ogni probabilità il blocco domenicale del traffico riguarderà le ore centrali della giornata, anche se spetterà ad ogni singolo sindaco decidere in piena autonomia gli orari di stop alle auto. Al momento Milano sembra orientata a fermare il traffico dalle 10 alle 18.
Il parere dei cittadini:
I comuni si propongono di portare avanti non solo iniziative condivise contro l'inquinamento, ma anche proposte a governo, regioni e province per reperire risorse da investire nell'ambiente, in particolare con la richiesta di escludere dal Patto di stabilità gli investimenti per la lotta ai cambiamenti climatici e per riduzione delle emissioni inquinanti. Il sindaco di Torino - e presidente dell'Anci - Chiamparino ha lanciato anche la proposta di chiedere al governo una sovratassa sui pedaggi di autostrade e tangenziali per i veicoli più inquinanti, per reperire risorse da destinare ai comuni per combattere inquinamento. Chiamparino ha aggiunto che la sovratassa potrebbe non essere applicata ai veicoli a impatto zero, quindi a metano, Gpl o elettrici. Meno entusiasmo per la proposta da parte del sindaco di Milano Moratti, secondo cui l'idea della sovrattassa dovrà essere prima vagliata e ricevere l'ok da parte di tutti i comuni interessati.
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A livello statistico sono solo una minoranza (basti pensare che la sola Lombardia conta oltre 1.500 comuni). Ma il messaggio che vogliono lanciare gli 80 comuni della pianura padana che hanno preso parte al vertice indetto a Milano dall'Anci, aderendo al blocco totale del traffico contro lo smog per il 28 febbraio prossimo, è senza dubbo significativo. «Non c'è stata alcuna voce discorde» ha detto con soddisfazione il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, presidente dell' Anci e promotore dell'iniziativa insieme al sindaco di Milano Letizia Moratti. Tra gli amministratori che si sono riuniti a Palazzo Marino, sede del comune di Milano, oltre ai due promotori, c'erano comunque dievrsi sindaci di importanti città del Nord come Piercarlo Fabbio (Alessandria), Lorenzo Guerini (Lodi), Alcide Molteni (Sondrio), Roberto Riggio (Piacenza) e Fausto Merchiori (Rovigo). Oltre una ventina i sindaci dell'hinterland milanese e molti anche i tecnici e gli assessori in trasferta dai vari comuni di Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna (all'incontro sono state rappresentate, tra le altre, le città di Belluno, Venezia, Verona, Treviso, Padova, Mantova, Bergamo, Asti, Cuneo, Novara, Bologna, Ferrara, Forlì e Rimini).
«Hanno già dato il proprio assenso - ha detto Moratti - città piccole e città grandi, città di montagna e città di pianura. Stiamo combattendo una battaglia difficile, anche perchè siamo l'area più produttiva del Paese e proprio per questo più soggetta all'inquinamento». Anche Napoli e Genova, escluse per ragioni geografiche dal coordinamento dei centri della Valpadana, hanno già dato la loro disponibilità a fermare il traffico per l'ultima domenica di febbraio. Con ogni probabilità il blocco domenicale del traffico riguarderà le ore centrali della giornata, anche se spetterà ad ogni singolo sindaco decidere in piena autonomia gli orari di stop alle auto. Al momento Milano sembra orientata a fermare il traffico dalle 10 alle 18.
Il parere dei cittadini:
I comuni si propongono di portare avanti non solo iniziative condivise contro l'inquinamento, ma anche proposte a governo, regioni e province per reperire risorse da investire nell'ambiente, in particolare con la richiesta di escludere dal Patto di stabilità gli investimenti per la lotta ai cambiamenti climatici e per riduzione delle emissioni inquinanti. Il sindaco di Torino - e presidente dell'Anci - Chiamparino ha lanciato anche la proposta di chiedere al governo una sovratassa sui pedaggi di autostrade e tangenziali per i veicoli più inquinanti, per reperire risorse da destinare ai comuni per combattere inquinamento. Chiamparino ha aggiunto che la sovratassa potrebbe non essere applicata ai veicoli a impatto zero, quindi a metano, Gpl o elettrici. Meno entusiasmo per la proposta da parte del sindaco di Milano Moratti, secondo cui l'idea della sovrattassa dovrà essere prima vagliata e ricevere l'ok da parte di tutti i comuni interessati.
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