"Sia folgorante la fine", 30 anni fa moriva Valerio Verbano

Cronaca
Valerio Verbano - particolare della copertina del libro "Sia folgorante la fine" pubblicato da Rizzoli
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Il 22 febbraio 1980 un militante di sinistra viene ucciso nella sua casa a Roma: stava indagando sui gruppi di estrema destra. Gli esecutori non saranno mai identificati. Ora, la madre racconta quella storia in un libro Rizzoli. LEGGINE UNO STRALCIO

di Carla Verbano e Alessandro Capponi

Prima di morire vorrei che l’assassino suonasse ancora alla mia porta. Vorrei che, prima ancora di dirmi buongiorno, mi dicesse: «Io sono l’uomo che ha ucciso suo figlio».
Lo farei entrare e gli parlerei. Prima di morire vorrei capire. Adesso ho quasi ottantasei anni e vorrei conoscere tutto di quell’esecuzione. Non m’interessa sapere perché hanno ucciso in quel modo un ragazzo di diciotto anni, perché hanno legato noi nella stanza a fianco, perché sono venuti a sparargli qui, in casa mia, su quel divano.
Lo farei accomodare, l’assassino, gli preparerei un caffè purché mi spiegasse perché l’hanno ucciso, purché mi raccontasse chi ha deciso che le fotografie scattate da mio figlio erano troppo pericolose, che tutto il lavoro fatto da Valerio sull’eversione nera doveva essere fermato, portato via, distrutto.

Quel giorno mi hanno detto che gli dovevano solo parlare, solo chiedere delle cose. Cosa volevano sapere? Io e mio marito abbiamo visto quel lavoro quando ho firmato il modulo della polizia per il sequestro: erano centinaia di pagine – appunti, indirizzi, date –tante fotografie.
I giornali lo chiamavano «dossier Verbano». È arrivato anche a Mario Amato, l’unico magistrato della procura di Roma che in quegli anni si sia occupato di fascisti e di NAR.
Era un uomo coraggioso: non si spiegava perché lo Stato, in quegli anni di violenza continua, affidasse solo a lui tutto quel lavoro. Aveva preso il posto di Vittorio Occorsio, un altro magistrato ammazzato. Un uomo solo in procura a indagare su tutto il terrorismo nero: da noi su Marte avrebbe avuto la scorta e una squadra di colleghi con sé.

In ogni caso, non credo che il dossier preparato da mio figlio gli sia stato troppo utile: dopo poche settimane, l’hanno ucciso. Era a una fermata dell’autobus in mezzo alla strada, aveva appena salutato la sua famiglia. Sono arrivati in moto e gli hanno sparato.
©2010 Rizzoli. Proprietà letteraria riservata

Tratto da Carla Verbano e Alessandro Capponi, Sia folgorante la fine, Rizzoli, pp.210, euro 15

Carla Verbano, ottantasei anni, madre di Valerio, è diventata un simbolo delle vittime dell’estremismo politico. Da due anni tiene un blog dedicato al figlio, www.valerioverbano.it

Alessandro Capponi, nato a Roma nel 1970, è giornalista del “Corriere della Sera”. Nel 2009 con L’amore dei nudi (Salerno Editrice) ha vinto il premio come miglior esordiente italiano al Festival du Premier Roman de Chambéry.

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