La rubrica di SKY TG24 “Osservatorio Abruzzo” è tornata nella città dell’Aquila per capire a che punto è la ricostruzione della città abruzzese. Se tutti hanno ormai una casa o un alloggio, lo stesso non si può dire del lavoro
Le centinaia di piccole imprese: ristoranti, enoteche, bar e negozi, che animavano il centro cittadino dell’Aquila, non hanno riaperto. Lo spettacolo è impressionante. Entrando nei locali tutto è fermo a quel 6 aprile. Le sedie nella stessa posizione, i tavoli ancora apparecchiati. I piccoli impresari si trovano ancora una volta a scontrarsi con la burocrazia. Alcuni locali sarebbero agibili se solo si facessero dei semplici lavori di consolidamento, ma le carte bollate seppelliscono i proprietari che anche per un semplice permesso sono costretti ad aspettare dei mesi. E chi è riuscito a riaprire si ritrova con un’attività nel bel mezzo di una città fantasma. C’è chi dice di aver paura che l’Aquila si trasformi in una “Pompei del 2000” e chi riflette: “Ci hanno dato le case, ma senza lavoro siamo solo dei poveracci”.