Coinvolta una famiglia di 5 persone. Salvi i genitori e uno dei tre figli, Giovanni di 12 anni. Le vittime sono Marianna e Chiara, di 14 e 4 anni. Le immagini e le testimonianze dei soccorritori
Una palazzina è crollata all'alba in piazza del Carmine, nel centro storico di Favara, in provincia di Agrigento. L'edificio fatiscente era abitato dalla famiglia Bellavia, padre, madre e tre figli.
Il bilancio della tragedia è di tre feriti e due vittime.
Marianna di 14 anni e Chiara, 4 anni non ce l'hanno fatta. La prima è stata estratta senza vita dalle macerie, la più piccola, che era stata localizzata e recuperata viva, seppure in gravissime condizioni, secondo quanto riferito dai carabinieri, è morta dopo i tentativi di rianimazione
L'unico superstite dei fratelli Bellavia, è Giovanni, 12 anni, che era riuscito a mettersi in contatto con un cellulare con i soccorritori. E' stato condotto in ospedale e non sarebbe in pericolo di vita. Disperati i genitori Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello, estratti per primi dalle macerie.
Una casa fatiscente - La palazzina, composta da un piano terra e da un primo piano, era fatiscente e più volte la famiglia - inascoltata - aveva chiesto un alloggio popolare, in un contesto di forte degrado dove i vigili del fuoco hanno detto di temere ulteriori crolli di palazzine adiacenti.
Sulle cause della tragedia non ci sono ancora certezze: "La zona è fatiscente e potrebbe trattarsi di un crollo strutturale. Anche perché non si sono sentite esplosioni" dice a Sky Tg24 il tenente Gabriele Treleani, comandante dei carabinieri di Favara. La situazione è "particolarmente grave" e c'è anche il pericolo di ulteriori crolli. La pala meccanica è ancora in azione per rimuovere le macerie, mentre molti soccorritori stanno scavando anche a mani nude.
La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta e tra le ipotesi di reato formulate dai magistrati c'è il disastro colposo.
In attesa di una casa popolare - "La famiglia Bellavia non era in graduatoria per l'ottenimento di una casa popolare, anche se aveva fatto la domanda": lo dice il sindaco di Favara, Domenico Russello, che ha fatto fare una ricerca agli impiegati comunali per stabilire se la famiglia distrutta dal crollo della palazzina fatiscente in cui abitava era tra gli assegnatari di un alloggio del Comune.
A Favara erano stati realizzati dieci anni fa 56 alloggi popolari che, nonostante la graduatoria, non furono assegnati e nel corso degli anni hanno subito atti di vandalismo.
La giunta comunale ha ottenuto dalla Regione 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione, ma i lavori non sono ancora cominciati.
Guarda anche:
I soccorritori: è una tragedia annunciata, mancano i controlli
Le immagini del crollo
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Marianna di 14 anni e Chiara, 4 anni non ce l'hanno fatta. La prima è stata estratta senza vita dalle macerie, la più piccola, che era stata localizzata e recuperata viva, seppure in gravissime condizioni, secondo quanto riferito dai carabinieri, è morta dopo i tentativi di rianimazione
L'unico superstite dei fratelli Bellavia, è Giovanni, 12 anni, che era riuscito a mettersi in contatto con un cellulare con i soccorritori. E' stato condotto in ospedale e non sarebbe in pericolo di vita. Disperati i genitori Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello, estratti per primi dalle macerie.
Una casa fatiscente - La palazzina, composta da un piano terra e da un primo piano, era fatiscente e più volte la famiglia - inascoltata - aveva chiesto un alloggio popolare, in un contesto di forte degrado dove i vigili del fuoco hanno detto di temere ulteriori crolli di palazzine adiacenti.
Sulle cause della tragedia non ci sono ancora certezze: "La zona è fatiscente e potrebbe trattarsi di un crollo strutturale. Anche perché non si sono sentite esplosioni" dice a Sky Tg24 il tenente Gabriele Treleani, comandante dei carabinieri di Favara. La situazione è "particolarmente grave" e c'è anche il pericolo di ulteriori crolli. La pala meccanica è ancora in azione per rimuovere le macerie, mentre molti soccorritori stanno scavando anche a mani nude.
La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta e tra le ipotesi di reato formulate dai magistrati c'è il disastro colposo.
In attesa di una casa popolare - "La famiglia Bellavia non era in graduatoria per l'ottenimento di una casa popolare, anche se aveva fatto la domanda": lo dice il sindaco di Favara, Domenico Russello, che ha fatto fare una ricerca agli impiegati comunali per stabilire se la famiglia distrutta dal crollo della palazzina fatiscente in cui abitava era tra gli assegnatari di un alloggio del Comune.
A Favara erano stati realizzati dieci anni fa 56 alloggi popolari che, nonostante la graduatoria, non furono assegnati e nel corso degli anni hanno subito atti di vandalismo.
La giunta comunale ha ottenuto dalla Regione 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione, ma i lavori non sono ancora cominciati.
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