Pistole, benzina, pallottole ritrovate dai carabinieri vicino all'aeroporto calabrese dove è giunto il presidente della Repubblica. Potrebbe essere un altro avvertimento dei clan dopo il pacco bomba in Tribunale
Un vero arsenale bellico è stato trovato dai carabinieri su un'automobile parcheggiata nei pressi dell'aeroporto di Reggio Calabria. La macchina si trovava in via Ravagnese. La scoperta è stata fatta durante i pattugliamenti predisposti per la visita del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Immediata l'ipotesi di un collegamento tra questo ritrovamento e la visita del presidente della Repubblica.
Secondo alcuni esperti antimafia "la scoperta dell'auto può benissimo essere un atto intimidatorio, una sorta di sfida lanciata dalla 'ndrangheta". "E' strano - si fa notare - che dei criminali viaggino con un arsenale a bordo di un'auto durante la visita del presidente della Repubblica, quando, chiaramente, vengono rafforzate tutte le misure di sicurezza e controlli nelle strade". "D'alta parte - però sottolineano gli stessi inquirenti - il fatto rappresenta anche un segno di debolezza della criminalità organizzata calabrese messa a dura prova dalle continue operazioni e indagini che l'antimafia sta portando avanti nel paese".
Di parere opposto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri: "L'automobile con esplosivo trovata a Reggio Calabria non è assolutamente un segnale lanciato alle istituzioni - ha detto - Se qualcuno avesse voluto lanciare un segnale alle istituzioni l'automobile sarebbe stata lasciata davanti ad un ufficio pubblico o giudiziario. In realtà quelli nell'auto erano soltanto attrezzi per attuare un'intimidazione collegata, presumibilmente, ad un tentativo di estorsione. Nulla di più".
Nell'auto sono stati sequestrati due fucili a canne mozze, due pistole (una a tamburo e una semi automatica), esplosivo e benzina.
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