Radio 100 passi, l'antimafia corre sul web

Cronaca
Peppino Impastato
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A 22 anni dalla morte di Peppino Impastato torna su Internet la forza di Radio Aut per continuare a fare informazione libera e diffondere la cultura della legalità

di Luca Di Garbo

“Il microfono dei siciliani onesti”, è questo lo slogan di Radio 100 Passi, neonata web radio di Palermo. Un nome che è tutto un programma. Sono gli stessi cento passi che hanno fatto il giro del mondo raccontando la storia di Peppino Impastato. Cento come i passi che separavano la casa di Peppino da quella del boss di Cinisi Tano Badalamenti. “Tano seduto” come veniva sarcasticamente urlato ai quattro venti dai microfoni della storica Radio Aut.

A distanza di 22 anni la voce dell’antimafia e la cultura della legalità si diffonde via web, grazie a un gruppo di ex pirati dell’etere che si propone di ripercorrere idealmente quei cento passi, muovendosi sul solco lasciato da Radio Aut e colmandone allo stesso tempo il vuoto.

“L'informazione è omologata, non ci sono molte voci libere da condizionamento in giro, per questo c’è bisogno di controinformazione e di dire quello che gli altri non dicono”, parole di Danilo Sulis, principale artefice della nascita di Radio 100 Passi (potete ascoltarla qui via streaming) nonché uno dei “vecchietti” di quel vivace movimento che animò le radio libere di fine anni 70. Ma soprattutto Danilo è amico di Peppino Impastato, fu lui infatti a fornire a Radio Aut il trasmettitore e i know-how tecnici.

A quei tempi le radio libere stavano nascendo in ogni parte d’Italia e Radio Aut si caratterizzava tra tutte per una lotta aperta allo strapotere mafioso e all’omertà dilagante. Era una radio che trasmetteva in Fm e il cui segnale copriva solo i comuni di Cinisi e Terrasini, una realtà legata a doppio filo col territorio quindi. Oggi Radio 100 Passi in quanto web radio sembra distante anni luce da quel mondo fatto di polvere, cacciaviti e vinili. Ma la scelta del web è stata mirata e motivata come spiega Sulis: “la radio in quel periodo era un fenomeno locale, oggi le mafie si sono messe il doppio petto, i colletti bianchi, diventando una mafia imprenditoriale che ha investito in tutto il mondo, ecco perché allo steso modo vogliamo che la nostra radio arrivi potenzialmente ovunque”.

Ma Radio 100 passi, pur nascendo come web radio, vuole mantenere la tradizione della vecchia radio in Fm grazie all’utilizzo di un camper itinerante e di una regia mobile: “trasmetteremo dai quartieri, davanti i posti di lavoro, seguiremo le vicende locali in maniera molto ravvicinata”, continua Sulis: “l’intento è quello di creare lo strumento, il mezzo, vogliamo poi che la radio viva grazie alla gente, chiameremo le persone dalla strada, le associazioni espressione della società civile, faranno loro le trasmissioni”.

Anche se per via di problemi tecnici le trasmissioni ufficiali inizieranno solo nei prossimi giorni, Radio 100 Passi è stata inaugurata lo scorso 5 gennaio direttamente da “Casa Memoria”, la casa di Peppino a Cinisi. Il 5 gennaio è una data indicativa, sarebbe stato infatti il suo 62esimo compleanno, “è nostra intenzione dedicare le trasmissioni volta per volta alle vittime della mafia, ma non nella data della loro morte ma nella data dei loro compleanni”, precisa Sulis, “che queste persone siano esistite deve essere per noi una gioia, non un piangersi addosso”.

La Radio ha già messo su una redazione giornalistica e nel frattempo giungono da tutta Italia le disponibilità di autorevoli firme pronte a collaborare dopo che già in tantissimi avevano firmato la petizione a sostegno della nascita, da Saviano a Celentano, da Servillo alla Cucinotta.

E c’è grande entusiasmo anche sul web: la pagina Facebook ufficiale ha già abbondantemente superato i 20.000 sostenitorii. “Dopo due anni di preparativi non ci aspettavamo tutta questa attenzione mediatica e questo entusiasmo”, conclude Sulis: “Radio 100 Passi vuole essere un mezzo di informazione libero e soprattutto indipendente da condizionamenti sia politici che economici per questo speriamo di essere sostenuti dagli ascoltatori”.

Come si dice in questi casi: auguri e cento di questi passi.

 

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