L'indignazione bipartisan: tutte le reazioni della Politica

Cronaca
I fotogrammi della aggresione di Milano al presidente del Consiglio
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Dal capo dello Stato ai presidenti delle Camere, dai ministri ai più alti esponenti dell'opposizione al governo Berlusconi, unanime è la condanna dell'aggressione di Milano: stroncare subito ogni violenza. Ma Di Pietro fa discutere. GUARDA LE FOTO

Le reazioni all'aggressione di Silvio Berlusconi dopo il comizio di Milano esprimono una indignazione rigorosamente e sinceramente bipartisan: governo (naturalmente) e opposizione concordano cioè nel denunciare ogni forma di violenza. Dal capo dello Stato ai presidenti delle Camere, dai ministri al capo del Pd e al leader dell'Italia dei Valori, ecco una rassegna dei commenti usciti a caldo, nel corso della serata:

Gli interventi da SKYtg24:
Di Pietro: il menefreghismo del Governo porta a esasperazione
Schifani: la politica deve fare un esame di coscienza
Capezzone: i seminatori di odio fanno scuola
Casini: solidarietà al premier senza se e senza ma
La Russa: fermiamoci davanti al baratro
Brunetta: un pezzo d'Italia è malato
Zaia: aggressione è segno di un clima pesantissimo
Penati: non ci sono alibi

"Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del presidente del Consiglio - al quale va la mia personale solidarietà - e il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza" ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo l'aggressione a Milano del premier, Silvio Berlusconi.

Anche il Presidente del Senato, Renato  Schifani, esprime profonda solidarietà nei confronti del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e condanna duramente l'inaccettabile aggressione. "Quello che è accaduto oggi -dice il Presidente Schifani- deve essere assolutamente condannato senza se e senza ma. Siamo davanti ad un gesto gravisssimo ed incivile di intolleranza che offende il popolo italiano ed il nostro Paese".

"Le dichiarazioni di Antonio Di Pietro sono inaccettabili. Non si può in alcun modo giustificare un atto di violenza. Si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio" dichiara la terza carica dello Stato, il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.

"Quando si fanno le manifestazioni non per un partito ma contro una persona e si incita all'odio, questo è il risultato. Questoè il frutto della politica  dell'odio". Ad affermarlo è il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, pochi istanti dopo l'aggressione al presidente del  Consiglio a Milano. "Siamo sull'orlo del baratro - ha aggiunto La Russa -. Quando si consente che si odi e che si criminalizzi una persona, passare dalle parole ai fatti il passo è breve. E' incredibile  che non si sia ancora desistito da questo atteggiamento e mi pare che nemmeno Di Pietro, dalle prime reazioni che ha avuto, l'abbia ancora capito".

"Quello che di aberrante e terribile è accaduto è il frutto di una lunga campagna di odio che è stata scatenata da precisi settori della politica e dell'informazione". Lo dichiara Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, in merito all'aggressione al presidente del Consiglio.

"La vile aggressione subìta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è purtroppo frutto del clima di scontro alimentato nel nostro Paese da chi, incapace di contrastare l'avversario politico con metodi democratici, lo combatte sul piano personale come un nemico,  fomentando odio" afferma in una nota il ministro Raffaele Fitto. "C'è da augurarsi - conclude - che tutte le forze politiche prendano nettamente le distanze da questo atto gravissimo. Al Presidente del Consiglio, naturalmente, esprimiamo con affetto  piena solidarietà e auguri di pronta guarigione".

"Approvare subito una legge per inasprire le pene per chi trasforma le legittime proteste in contestazioni violente che insultano le persone e che le aggrediscono". E' la proposta fatta dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, subito dopo l'aggressione a Silvio Berlusconi. "Non è possibile che questi comportamenti vengano puniti con una semplice ammenda, ma il giusto diritto alle contestazione non può essere occasione di violenza o impedire agli altri di esprimere le proprie idee", ha concluso.

"Un gesto inqualificabile che va fermamente condannato". Così in una nota il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha commentato l`episodio di violenza di cui è stato vittima il presidente del Consiglio a Milano. "Deploro l'aggressione fisica verso Berlusconi, come la deplorerei verso chiunque", ma "sul piano politico c'è un clima di esasperazione e odio creato da chi ha nelle mani le redini del Pese e ne approfitta soltanto per fare i fatti suoi". Così invece, raggiunto telefonicamente, il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro commenta l'aggressione subìta dal premier. "Non c'era bisogno di essere profeti - aggiunge - a forza di fregarsene dei bisogni degli italiani, la situazione era al culmine e qualcuno avrebbe potuto perdere la testa. Non è prendendosela con chi segnala il pericolo che si risolvono le cose". "Condanniamo questa aggressione violenta a Berlusconi, senza se e senza ma" gli fa eco il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Gli facciamo - sottolinea - gli auguri per una rapida guarigione e chiediamo che l'autore di questo gesto ignobile sia immediatamente identifica, consegnato alla giustizia e perseguito".

"La violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso  manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà senza se e senza ma" ha affermato il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.

"Quando parlavo di complotto venivo preso per matto, adesso dai complotti contro Berlusconi si passa ai fatti e si vede dove sono i veri fascisti": lo ha detto all'Ansa il ministro per la semplificazione, il leghista Roberto Calderoli commentando l'aggressione a Berlusconi. "Il Governo è stato accusato di essere populista e fascista - ha aggiunto - ma la violenza fascista la vediamo dall'altra  parte. E chi ha scaldato la piazza - ha concluso  Calderoli - oggi si assume la responsabilitaà di aver santificato Berlusconi".

"L'aggressione al presidente Berlusconi in piazza Duomo a Milano conferma la gravissima pericolosità di frange estremiste abituate all'uso della violenza come strumento di lotta politica, ma soprattutto dimostra a quale effetti porta l'impunita' di fatto che il buonismo di certa magistratura assicura agli aggressori" afferma un altro e alto esponente leghista come Mario Borghezio in una nota.

"A forza di invocare la piazza violenta purtroppo qualche delinquente agisce. E` il caso gravissimo di cui è stato vittima il Presidente del Consiglio, a cui va il mio più profondo messaggio di affetto". E' quanto ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, dopo l'aggressione a Silvio Berlusconi. "Per quanto riguarda l`onorevole Di Pietro, che invece di condannare la violenza contro Berlusconi la ritiene nella sostanza giustificata, la sua reazione fa vergogna all`Italia e al Parlamento italiano", ha aggiunto il ministro.

"Solidarietà e affetto al presidente Berlusconi". E' quanto dichiara il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. "Devo anche dire che non mi sorprende l'aggressione al premier. Questo è il prodotto della campagna di odio che si riversa quotidianamente su Berlusconi da parte di politici e intellettuali che non riflettono mai sulle conseguenze delle loro parole. E' inevitabile che accadano cose del genere quando ogni giorno c'è chi lo dipinge come un mafioso, un dittatore, un criminale. Ora già mi vedo intellettuali, blogger e politici senza scrupoli inneggiare all'aggressore come nuovo leader del Comitato di Liberazione Nazionale contro Berlusconi. Nessun interesse di partito - conclude Meloni - deve riportare le lancette dell'Italia indietro fino agli anni peggiori della nostra Repubblica".

"Quanto è accaduto stasera è la dimostrazione del clima di intolleranza e di odio che un certo modo di fare opposizione ha innescato nel Paese" afferma in  una nota il Coordinatore nazionale del PdL, Denis Verdini. "La sistematica, continua e violenta aggressione verbale nei  confronti di Silvio Berlusconi, indicato come un nemico da  abbattere e da eliminare - aggiunge - ha armato la mano di un  criminale imbecille. E' già demenziale che un gruppo di persone abbia deciso di andare a disturbare una manifestazione civile e pacifica del Popolo della Libertà, cosa che nessuno di noi si sognerebbe di fare nei confronti della sinistra, ma è tanto più grave che qualcuno abbia aggredito fisicamente il presidente del Consiglio, ferendolo. E' inoltre inquietante - conclude - che il guappo Di Pietro, che proprio nei giorni scorsi aveva invitato alla violenza contro il governo, dia a Berlusconi dell'istigatore, ribaltando come al solito la verità. Ci auguriamo che tutte le altre forze politiche lo sappiano isolare come vero istigatore".

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