La mutazione è stata rinvenuta sino ad ora in un solo paziente, affetto da una grave forma di polmonite. Il Ministero del Welfare: il vaccino è efficace anche contro la forma mutata
La mutazione del virus della nuova influenza A però "non influisce sull'efficacia del vaccino né sull'efficacia del trattamento con farmaci antivirali" riferisce una nota del Ministero che, citando le analisi dell'Istituto superiore di Sanitaà (Iss) sottolinea inoltre che "tale mutazione non appare per ora predominante nei casi gravi o letali" e "ha un carattere sporadico e non sembra allo stato attuale in fase di diffusione".
A questo proposito la nota ricorda che, secondo i dati dell'Iss, "su oltre 160 pazienti analizzati sinora si è riscontrato un unico caso di resistenza a oseltamivir" insorta "a seguito del trattamento prolungato di un paziente affetto da gravi patologie preesistenti ed è rimasta isolata, non avendo dato seguito a episodi di trasmissione del ceppo resistente".
"Circa una settimana fa - ricorda il dicastero in una nota - le autorità sanitarie norvegesi hanno segnalato l'identificazione di una singola mutazione dell'emoagglutinina (proteina virale di superficie) del virus della nuova influenza A/H1N1, consistente nel cambiamento di un unico aminoacido (una glicina al posto di un acido aspartico), in alcuni pazienti affetti da una grave polmonite. Casi sporadici della stessa mutazione sono stati riportati, a partire da aprile, in diversi paesi del mondo sia in pazienti con polmoniti gravi che in pazienti con decorso benigno della malattia".
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