Mentre si attende l'approvazione del documento della Conferenza episcopale italiana su Chiesa e mezzogiorno, il segretario generale ha ricordato l'inutilità di scomuniche ai malavitosi in quanto di per sé esclusi dalla comunione ecclesiale
Dopo la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco la seconda giornata della 60esima Assemblea generale della Cei è stata caratterizzata dall'intervento del segretario generale mons. Mariano Crociata che, in previsione della prossima approvazione del documento su Chiesa e Mezzogiorno, ha toccato il tema della malavita organizzata in rapporto alla comunione ecclesiale: "Non c'è bisogno di comminare esplicite scomuniche, perché chi vive nelle organizzazioni criminali è fuori dalla comunione anche se si ammanta di religiosità. Piuttosto non si risolve questo dramma sociale solo richiamando l'esclusione dalla Chiesa, bensì con un impegno di tutti, della istituzioni, della magistratura".