Cinque persone, affette da sclerosi laterale amiotrofica in fase avanzata, hanno avviato un digiuno a oltranza per protestare contro la mancanza di assistenza domiciliare. Dal Vice Ministro alla Salute è arrivata piena disponibilità
Dal 4 novembre Salvatore Usala, Giorgio Pinna, Mauro Serra, cui da ieri si sono uniti altri due malati di sclerosi laterale amiotrofica in fase avanzata, sono in sciopero della fame per protestare contro la mancanza di una degna assistenza domiciliare ai malati italiani di Sla. L'associazione "Viva la Vita Onlus" ha lanciato un appello a Ferruccio Fazio sulla sensibilità e sul senso di responsabilità. Il presidente Mauro Pichezzi ha rilevato non solo la difformità dell'assistenza familiare tra regione e regione ma anche la necessità di realizzare tale assistenza con aiuti concreti. Dal Vice Ministro alla Salute è subito arrivata la risposta: «Sono pronto già da lunedì a incontrare i rappresentanti dei malati per un confronto costruttivo».