La patologia virale ha toccato finora Venezia, Mantova, Ferrara, Rovigo, Modena, Reggio Emilia e Bologna. Può provocare gravi conseguenze ma gli esperti tranquillizzano e ridimensionano l'allarme
Porta il nome di "febbre del nilo" perché è stata diagnosticata per la prima volta in Africa, è una patologia virale che può provocare gravi conseguenze e che in Italia, anche se rara, pare si stia 'allargando' nelle zone del nord-est. Almeno 7 città le città finora toccate: Venezia, Mantova, Ferrara, Rovigo, Modena, Reggio Emilia e Bologna. Nessun allarme, tranquillizzano però gli esperti anche se la prevenzione è d'obbligo e per questo è stata decisa una 'stretta' sulle donazioni di sangue con uno stop di 28 giorni al donatore che abbia soggiornato in aree a rischi.