Dopo le motivazioni della sentenza, il governo fa quadrato: ''C'è chi tenta, con mezzi impropri, di contrastare la volontà democratica. Ma il centrodestra proseguirà nella politica del fare e del governare''
Dopo la pubblicazione delle motivazioni del giudice Raimondo Mesiano con cui si condanna la holding della famiglia Berlusconi al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti, non si fa attendere la risposta politica alla sentenza.
In una nota i presidenti del gruppo Pdl al Senato ed alla Camera Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, e i vicepresidente vicari, Gaetano Quagliariello e Italo Bocchino affermano che "la tempistica e i contenuti di una sentenza che a 20 anni dai fatti arriva con sospetta puntualità, rafforzano l'opinione di quanti, come noi, pensano che vi sia chi sta tentando, con mezzi impropri, di contrastare la volontà democratica del popolo italiano. Mentre il governo Berlusconi affronta con energia e consenso largamente maggioritario la realizzazione degli impegni assunti con gli elettori e ogni emergenza, si tenta, vanamente, di delegittimarne l'azione. Siamo certi che questo disegno non troverà spazio nelle Istituzioni e, ciascuno nella sua diversa responsabilità, agiscano partendo dal presupposto del rispetto della legalità e della sovranità popolare".
Gli esponenti del Pdl concludono che "gli attacchi che fuoriescano dai canoni dell'opposizioni democratica, dura ma rispettosa delle Istituzioni, ci portano ad assicurare che, in Parlamento così come nel Paese, forti di un consenso chiaramente e più volte espresso dagli italiani, il centrodestra proseguirà nella politica del fare e del governare, che nessun disegno eversivo potrà sconfiggere".
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Gli esponenti del Pdl concludono che "gli attacchi che fuoriescano dai canoni dell'opposizioni democratica, dura ma rispettosa delle Istituzioni, ci portano ad assicurare che, in Parlamento così come nel Paese, forti di un consenso chiaramente e più volte espresso dagli italiani, il centrodestra proseguirà nella politica del fare e del governare, che nessun disegno eversivo potrà sconfiggere".
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