Familiari e amici dei ragazzi morti sotto le macerie della Casa dello studente, all'Aquila, davanti a Montecitorio hanno chiesto giustizia per i loro ragazzi: "I nostri figli sepolti dall'indiffenza"
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Hanno protestato davanti a Montecitorio parenti, amici e conoscenti dei ragazzi morti sotto le macerie della Casa dello studente, all'Aquila, durante il terremoto dello scorso 6 aprile. "I nostri figli sepolti dall'indiffenza", "vittime di una strage annunciata", queste le denunce più pesanti scritte sugli striscioni esposti dai manifestanti, che chiedono giustizia per quelle morti. Gli studenti, infatti, già prima del terremoto avevano denunciato le crepe e i cedimenti degli alloggi universitari che occupavano. I manifestanti hanno esposto anche cartelli con le foto delle vittime.
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