La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sugli ordigni esplosi ieri sera in via S. Giovanni in Laterano. Due i ragazzi visti scappare. Il sindaco ha rilevato l'affermarsi di un "fenomeno di emulazione negativa"
La capitale continua a essere teatro di atti di violenza omofoba. Due ordigni sono esplosi, prima della mezzanotte, in via S. Giovanni in Laterano, oramai conosciuta come "Gay Street" in quanto luogo di raduno serale per gli omosessuali in Roma. I responsabili, secondo alcuni testimoni, sarebbero stati due giovani con la testa rasata, di età compresa fra i 25 e i 30 anni. Mentre continuano le indagini, la procura dell'Urbe ha aperto un fascicolo per i reati di porto ed esplosione in luogo pubblico di materiale. Da Lourdes, dove si trova in pellegrinaggio, Gianni Alemanno ha espresso la sue ferma condanna, parlando di "episodio molto preoccupante", dell'affermarsi di "un fenomeno di emulazione negativa sul quale bisogna stare molto attenti". Ha infine aggiunto che, dopo quest'ultimo episodio, "è ancora più importante la fiaccolata in programma di tutte le forze politiche e sociali, che dia un segnale dal punto di vista culturale e politico dell'unità di tutta la città contro ogni forma di intolleranza, in particolare l'intolleranza a sfondo omofobico".
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