Quasi 25 mila ettari di terreno sono andati in fumo. Ci vorranno 10 anni perché tornino edificabili. I magistrati cercano i piromani: dodici persone sono state ascoltate fino ad ora. Dietro i roghi ci sarebbe la mano della mafia
In Sardegna resta alta l'allerta incendi ma è anche il tempo dei primi bilanci: due le vittime, quasi 25 mila ettari di terreno andati in fumo, danni - secondo la Regione - per 80 milioni di euro. Sulle terre bruciate non si potrà edificare per almeno 10 anni. Caldo il fronte delle indagini: i magistrati di Tempio Pausania, che hanno sentito almeno 12 persone, sono convinti che la maggior parte dei roghi sia di natura dolosa. Interessi economici locali e la mano della mafia sarebbero alla base di tutto.
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