Il codice genetico estratto dal tampone salivare sarà comparato nuivamente con quelli rinvenuti sulle donne violentate e in particolare con il liquido seminale del loro stupratore. Il legale del 33enne: "E' sereno e fiducioso"
Effettuato nel carcere di Regina Coeli il secondo esame del dna su Luca Bianchini, il presunto stupratore seriale di Roma. Per l'esito dell'esame bisognerà attendere 20 giorni. Il ragioniere 33enne, in carcere da ormai 17 giorni, continua a proclamarsi innocente e il suo avvocato lo definisce "sereno e fiducioso". Il codice genetico estratto dal tampone salivare sarà comparato con quelli rinvenuti sulle donne violentate. Secondo gli investigatori, la compatibiltà tra i due dna era già emersa da un precedente esame effettuato il 10 luglio scorso, giorno dell'arresto dello stesso Bianchini.