Coinvolti imprenditori e liberi professionisti coinvolti in un vasto giro di corruzione
Pilotava appalti e affidava incarichi professionali a parenti e amici: con queste accuse è finito in cella l'ex soprintendente di Napoli, Enrico Guglielmo, che è anche l'attuale soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Caserta e Benevento. Ai domiciliari anche altre tre persone. L'architetto chiese a Montezemolo di raccomandarlo a Rutelli per una promozione e faceva in modo che i importanti lavori come quelli al Castello di Baia e a Palazzo Reale venissero aggiudicati sempre allo stesso "cartello" di ditte.