Le vittime erano due avvocati, il figlio di uno di loro è rimasto gravemente ferito. L'omicida si è costituito, è un imprenditore edile locale. Sembra che alla base del gesto ci sia una causa persa
La rabbia per una causa persa, la voglia di vendetta. Probabilmente sia l'una che l'altra hanno spinto Santo Barbino, un piccolo imprenditore edile di Ladispoli, a fare fuoco contro due avvocati e il figlio di uno di loro uccidendo i primi due e ferendo gravemente il terzo. A resatre uccisi sono stati l'avvocato Francesco Terracciano e un suo collaboratore, Paolo Salinieri. E' invece ricoverato in gravi condizioni all'ospedale San Camillo il figlio di Terracciano, Marco. All'origine della tragedia sembra ci sia una causa che Barbino aveva perso e in cui l'avvocato Terracciano aveva rappresentato la controparte. L'omicida si è costituito in serata ma gli inquirenti erano comunque sulle sue tracce, indirizzati da Marco Terracciano che prima del ricovero ha fatto il nome dell'uomo.