Le sedi della confraternita "Misericordie" dell'Italia centrale sono operative con 130 uomini e quattro gruppi di cinofili. Inviati ponti medici attrezzati ed esperti per risolvere problemi logistici.
Le sedi della confraternita "Misericordie" dell'Italia centrale si sono subito attivate per gestire l'emergenza dopo il terremoto in Abruzzo. "Sono 130 gli uomini 'addestrati' in campo e sono operativi quattro gruppi di cinofili - dice Tarcisio Coresi, responsabile della sala operativa di Firenze, che coordina gli aiuti - Abbiamo inviato ponti medici attrezzati ed esperti per risolvere problemi logistici". Tutti i 20 comuni coinvolti nel sisma sono stati raggiunti dai soccorsi. Le vittime ormai sono quasi un centinaio. A L'Aquila il 50 per cento delle case sono state distrutte.