L'avvocato La Marca che assiste il romeno accusato dello stupro ha sostenuto davanti al riesame che non ci sono ragioni per trattenere in carcere il suo assistito.
Anche la perizia sulle impronte digitali scagionerebbe Karol Racs. Lo ha sottolineato l'avvocato Lorenzo La Marca, che assiste il romeno accusato dello stupro della Caffarella, sostenendo davanti al Riesame che "non ci sono ragioni per trattenere in carcere il suo assistito". Secondo il legale anche l'ultimo testimone citato dal pubblico ministero nel suo intervento "deve essere preso in considerazione dal Tribunale con prudenza". "L'uomo, ha riferito, è passato lì per caso e non ha visto completamente quanto accaduto".
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