Secondo le analisi affidate dalla Procura di Roma ad una genetista il dna raccolto non apparterrebbe ai due arrestati
I test affidati dalla Procura di Roma ad una genetista confermano i precedenti risultati della polizia scientifica: il dna raccolto non apparterrebbe ai due arrestati per lo stupro al parco della Caffarella. Sarà il tribunale del Riesame lunedì a decidere se scarcererli o tenerli dentro. Intanto Karol Racz ha incassato anche la misura di custodia cautelare in carcere per l'altra aggressione alla fermata di un bus a Primavalle.