Il premier spiega il decreto legge contro la sospensione dell'alimentazione alla Englaro. Sul conflitto con il parere espresso da Napolitano: "Se non firma ci sarà legge del Parlamento". Il Quirinale annuncia che Napolitano non firmerà decreto
"Sul fronte della mia personale coscienza io, se non avessimo prodotto ogni sforzo per evitare la morte di una persona che è in pericolo di vita e non in stato di morte cerebrale, mi sarei sentito responsabile di omissione di soccorso". Così Silvio Berlusconi ha giustificato il decreto legge che blocca lo stop all'alimentazione per Eluana Englaro. Sul parere negativo espresso a riguardo da Napolitano, il premier ha dichiarato: "Per me esiste urgenza e necessità, se Colle non firma ci sarà legge del Parlamento".
Intanto, il Qurinale fa sapere che il capo dello Stato Giorgio Napolitano non firmerà il decreto appena varato dal Consiglio dei ministri per impedire che venga sospesa l'alimentazione forzata e l'idratazione di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni.
"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso atto con rammarico della deliberazione
da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge relativo al caso Englaro - dice il comunicato del Colle - Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il Presidente ritiene di non poter procedere alla
emanazione del decreto".
- Leggi il comunicato della Presidenza della Repubblica
Intanto, il Qurinale fa sapere che il capo dello Stato Giorgio Napolitano non firmerà il decreto appena varato dal Consiglio dei ministri per impedire che venga sospesa l'alimentazione forzata e l'idratazione di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni.
"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso atto con rammarico della deliberazione
da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge relativo al caso Englaro - dice il comunicato del Colle - Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il Presidente ritiene di non poter procedere alla
emanazione del decreto".
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