Per evitare il blocco dell'attività, un imprenditore del Barese ha mentito sulla dinamica dell'incidente costata la vita, ieri, ad un suo operaio. L'uomo, titolare di una cava, è stato arrestato dai carabinieri per omicidio colposo
Uno dei titolari della società che gestisce la cava di marmo, in località Mattine, in provincia di Bari, nella quale ieri è morto Michele Cignolo, un operaio di 55 anni, di Gravina in Puglia, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Trani con l'accusa di omicidio colposo. Secondo quanto accertato, l'uomo, che era presente al momento della tragedia, avrebbe anche inquinato la scena dell'incidente, determinato da una lastra di marmo che si è staccata da un blocco più grosso e ha investito la vittima, per evitare il blocco dell'attività.