Dopo il via libera definitivo al decreto sull’università continuano le iniziative per dire “basta al precariato di Stato”.
In molti si sono chiesti se l’Onda, il movimento di studenti e ricercatori nato contro il decreto Gelmini, sarebbe resistito alla pausa natalizia. Ci si è chiesti se le mobilitazioni e i cortei sarebbero andati avanti anche dopo il via libera della Camera alla “riforma” del ministro dell’Istruzione.
Una prima risposta a questi quesiti arriva dalla Rete nazionale dei precari che il giorno dopo la Befana ha lanciato una nuova iniziativa: una tv web che ha lo scopo di fare “contro informazione” sui temi dell’istruzione.
Appuntamento in Rete ogni mercoledì alle 21 con la rubrica “Un mercoledì da precario”; dibattito via webcam tra i partecipanti e chat in diretta.
Nel frattempo nelle scuole in precari gireranno muniti di badge con su scritto "docente precario - Primo anno d'insegnamento: AAAA - Si sta come a scuola, sulle cattedre i professori precari", “docente di ruolo solidale - sono stato precario per N anni", oppure "docente di ruolo solidale – basta con il precariato di Stato".
Questi insegnanti, spiegano dalla Rete nazionale, "sono in servizio anche da più di vent'anni, hanno superato un concorso oppure una selezione a numero chiuso per abilitarsi tramite le scuole di specializzazione biennali e post universitarie".
E’ grazie ai precari che la scuola va avanti, “eppure ora, con i tagli voluti dal governo, molti insegnanti a tempo determinato rischiano di restare a piedi”.
Ecco gli auguri che alcuni docenti hanno inviato ai politici, al mondo dell’informazione, ai cittadini.