Sul social network decine di pagine dedicate ai boss. Ma spuntano anche migliaia di adesioni all’appello “O noi o loro,100 mila firme contro la mafia on line”. Intervieni nel forum
Ci sono i fan di Bernardo Provenzano (finora quasi 700), quelli che lo vogliono 'santo subito' (poco più di 200), o che inneggiano a Binu "u Tratturi", sottolineando la sua ferocia. Ma ci sono anche i fan di Totò Riina (più di 5 mila) e 150 i sostenitori di colui che viene considerato il suo vero erede, il nuovo padrino di Cosa nostra: Matteo Messina Denaro. La "mafia-mania" entra dalla porta principale di internet, attraverso lo spiraglio lasciato aperto da Facebook. Sono oltre 500 i gruppi e i nomi che si richiamano alla mafia, altrettanti quelli sotto la denominazione Cosa nostra. Ma spuntano anche Luky Luciano, Luciano Liggio, Giovanni Brusca, Salvatore Lo Piccolo e così via. Dietro questi gruppi soprattutto giovani e giovanissimi.
Contro di loro e contro le loro idee molti utenti di Facebook si sono già mobilitati. E’ nato così il gruppo "L'abolizione del gruppo dei fan di Provenzano" (2.671 aderenti), mentre oltre 30 mila persone hanno sottoscritto "Fuori la mafia da Facebook” e un centinaio "A noi la mafia fa schifo" . Un movimento variegato che dà linfa all'evento "O noi o loro. 100.000 firme contro la mafia online": oltre 20 mila adesioni in tre giorni, che sono anche un grido all'unisono del tipo "Beppe Pisanu pensaci tu", affinché il presidente della commissione parlamentare Antimafia faccia pressione sugli amministratori di Facebook.
"Non possiamo accettare - si legge nell'appello - che vi sia chi alimenti un fenomeno devastante e chi inneggi alle gesta dei carnefici degli uomini dello Stato. Sul social network decine di pagine sono dedicate a Bernardo Provenzano e Totò Riina. A fronte di ciò, migliaia hanno aderito a un appello per rimuovere quelle pagine. Le chiediamo di intervenire risolutamente per cancellare queste oscenità e per fare in modo che non possano ripetersi".
Contro di loro e contro le loro idee molti utenti di Facebook si sono già mobilitati. E’ nato così il gruppo "L'abolizione del gruppo dei fan di Provenzano" (2.671 aderenti), mentre oltre 30 mila persone hanno sottoscritto "Fuori la mafia da Facebook” e un centinaio "A noi la mafia fa schifo" . Un movimento variegato che dà linfa all'evento "O noi o loro. 100.000 firme contro la mafia online": oltre 20 mila adesioni in tre giorni, che sono anche un grido all'unisono del tipo "Beppe Pisanu pensaci tu", affinché il presidente della commissione parlamentare Antimafia faccia pressione sugli amministratori di Facebook.
"Non possiamo accettare - si legge nell'appello - che vi sia chi alimenti un fenomeno devastante e chi inneggi alle gesta dei carnefici degli uomini dello Stato. Sul social network decine di pagine sono dedicate a Bernardo Provenzano e Totò Riina. A fronte di ciò, migliaia hanno aderito a un appello per rimuovere quelle pagine. Le chiediamo di intervenire risolutamente per cancellare queste oscenità e per fare in modo che non possano ripetersi".