I cortei e le proteste degli studenti visti dallo spogliatoio. I giovani campioni commentano le agitazioni dei loro coetanei, in piazza contro la riforma del ministro Gelmini. Guarda il video e la fotogallery
"Penso sia giusto protestare per chi lo ritiene. Ma penso anche che chi deve andare a scuola e deve studiare non debba avere tutto questo caos attorno" commenta Simone Padoin, il 22enne dell'Atalanta. E aggiunge: "Fa specie vedere i miei coetanei che stanno lottando per studiare e che fanno fatica".
Sì, perchè l'Onda, raggiunge anche i campi di calcio.
Partita dalla scuola e dalle università, investe le città e la politica italiana. E la sua eco giunge fino agli spogliatoi dei grandi campi di gioco.
"Credo che manifestare con civiltà possa sempre servire - dice Marco Motta, Udinese - Perchè dare sfogo alle proprie idee nel modo giusto e corretto è un modo per migliorare le cose".
E' d'accordo Cristian Molinaro, promessa bianconera: "I ragazzi hanno il diritto di volere qualcosa di meglio".
Secondo il viola Alberto Gilardino i giovani che scendono in piazza a protestare "tengono molto alla loro vita e soprattuto al loro futuro".
Ma, ammettono i giocatori, il tema scuola non li tocca da vicino. Hanno la stessa età, ma la loro vita è diversa. E questo loro lo sanno.
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