Ucraina: accademiche in visita a Museo dei Bronzi di Riace

Calabria

Nel gruppo fuggito dalla guerra anche bambini e ragazzi

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(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 16 GIU - Un gruppo di donne appartenenti al mondo accademico provenienti dall'Ucraina, con bambini e ragazzi, ha visitato il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, accompagnata da una delegazione dell'Università per Stranieri "Dante Alighieri" di Reggio. Il gruppo è stato accolto dal direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, che si configura sempre più come vera e propria "piazza" della città all'interno del Museo.
    "È stato un momento carico di emozioni - ha affermato Malacrino -. Ho visto famiglie, scampate all'orrore della guerra, camminare tra le vetrine del Museo e ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello, in un viaggio 'nella bellezza' del nostro patrimonio archeologico, della nostra storia. Così, accoglienza e integrazione si trasformano in conoscenza attraverso la cultura, con un linguaggio universale che travalica ogni confine".
    La proposta dell'Università per Stranieri di organizzare la visita è stata accolta dal Museo con grande entusiasmo. Il gruppo di ucraini ha osservato con curiosità e stupore i tanti reperti esposti al MArRC, accompagnati da una guida e un interprete.
    "Questa iniziativa è stata fortemente voluta per manifestare la nostra vicinanza al popolo ucraino, oltre che la nostra solidarietà - ha sostenuto il prof. Roberto Mavilia, dell'Università 'Dante Alighieri' -. La visita al Museo rappresenta un momento di importante dialogo di scambio tra culture diverse, che permette di cogliere un vero e proprio aspetto umanitario, oltre che un'unione tra popoli sia per la Città che per l'Università, nell'ottica dell'accoglienza e della condivisione di valori".
    Anche questa volta i magnifici Bronzi di Riace, di cui quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario della scoperta, sono stati i protagonisti della visita al Museo. Nella sala in cui i capolavori sono esposti insieme ai Bronzi di Porticello, a conclusione del percorso di visita, è stata scattata una foto di gruppo, a ricordo di un momento significativo, in cui popoli diversi si uniscono nel segno della cultura. (ANSA).
   

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