Sanità: Mater Domini, ok terapia intensiva cardiochirurgica

Calabria

Attivata nuova struttura,incremento posti letto emergenza Covid

ascolta articolo

(ANSA) - CATANZARO, 21 GEN - E' stata attivata al Policlinico Mater Domini di Catanzaro la nuova terapia intensiva cardiochirurgica che prevede 6 posti letto immediatamente utilizzabili con la possibilità di incremento sino a 9.
    L'iniziativa si inserisce nell'ambito della riorganizzazione dei posti letto di terapia Intensiva messa in atto dai vertici dell'Azienda ospedaliero-universitaria "Mater Domini" in relazione all'attuale emergenza sanitaria correlata al Covid-19.
    "L'apertura della nuova terapia intensiva cardiochirurgica in una nuova area adiacente alle sale operatorie - afferma Pasquale Mastroroberto, direttore dell'Unità Operativa complessa di Cardiochirurgia - rappresenta la realizzazione di un progetto avviato oltre due anni fa. In questo modo da un lato sono aumentati i posti letti di area critica dedicati a pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia cardiaca e dall'altro si è potuto incrementare anche il numero dei posti letto di Rianimazione/Terapia Intensiva Covid. Tutto ciò rappresenta un elemento indispensabile visto che la Cardiochirurgia Universitaria nel 2021 ha incrementato notevolmente i volumi rispetto all'anno precedente rispondendo a tutte le esigenze dell'intera regione." "In questo contesto - continua Mastroroberto - mi preme ringraziare il Commissario straordinario dell'Azienda "Mater Domini", Giuseppe Giuliano; il direttore sanitario, Matteo Galletta; il professor Federico Longhini e tutto lo staff medico e infermieristico di Anestesia e Rianimazione. Un ringraziamento doveroso va al Rettore dell'Università "Magna Graecia", Giovambattista De Sarro, che ha sempre sostenuto le attività assistenziali con l'unico proposito di rendere sempre efficiente il 'sistema Policlinico' al servizio dei cittadini calabresi." "Infine - conclude Mastroroberto - ho avuto precise garanzie da parte del Commissario Giuliano affinchè l'organico di medici anestesisti e rianimatori, infermieri e operatori socio-sanitari venga giustamente implementato in modo da garantire una attività così delicata che possa essere svolta serenamente, senza affanni e in modo continuativo". (ANSA).
   

I più letti