
Le colline del Prosecco sono state solo le ultime in ordine di tempo a ricevere il riconoscimento, destinato ad altri 54 luoghi nazionali. Ecco l'elenco in ordine cronologico. LA FOTOGALLERY

L'Unesco ha scelto di includere le colline del Prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene nell'elenco dei siti italiani considerati patrimonio dell'Umanità. I vigneti veneti dunque sono ora classificati come "paesaggio culturale", un luogo ripensato e cambiato dall'interazione dell'uomo con l'ambiente
Unesco, le colline del Prosecco sono diventate patrimonio dell'umanità
L'arte rupestre in Val Camonica, primo sito italiano a ottenere il riconoscimento, è diventata patrimonio dell'umanità nel 1979, (Foto: Luca Giarelli/Wikipedia)

Un anno dopo sono entrati nell'elenco anche la chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e il "Cenacolo" di Leonardo da Vinci, a Milano
Leonardo da Vinci, vita e opere di un genio
Il centro storico di Firenze è diventato patrimonio dell'umanità nel 1982

Il centro storico di Roma è stato incluso nella lista invece nel 1980. Nel 1990 i "confini" sono stati estesi fino alle mura di Urbano VIII

La Piazza del Duomo a Pisa, conosciuta anche come Piazza dei Miracoli, è diventata patrimonio dell'Unesco nel 1987

Nello stesso anno l'Unesco ha incluso nella lista anche Venezia e la sua Laguna

Nel 1990, poi, è stata la volta del centro storico di San Gimignano, in provincia di Siena

Nel 1993 anche i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera sono stati inclusi nella lista dell'Unesco

Per la città di Vicenza e le ville del Palladio, in Veneto, il prestigioso riconoscimento è arrivato l'anno successivo

Dal 1995 anche Ferrara e il Delta del Po sono patrimonio dell'Unesco

Il 1995 è stato l'anno dei centri storici. Prima è entrato quello di Siena

A seguire è toccato a quello di Napoli, con la piazza del Plebiscito affacciata sul mare del golfo

Nel 1995 il villaggio di Crespi d'Adda, frazione del comune italiano di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo e simbolo della rivoluzione industriale, è diventata patrimonio dell'Unesco.

Nel 1996 sono stati inclusi anche i Trulli di Alberobello, in provincia di Bari

Il 1996 ha portato bene Puglia: anche il Castel del Monte, costruito da Federico II di Svevia, diventa patrimonio dell'Unesco.

Nello stesso anno viene incluso nella lista pure il centro storico di Pienza, in provincia di Siena

Anche i monumenti paleocristiani di Ravenna diventano patrimonio Unesco nel 1996

L'anno successivo vengono premiate anche le zone archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata

Il 1997 è anche l'anno di inclusione della Costiera Amalfitana

L'Area Archeologica di Agrigento, la celebre "Valle dei Templi", diventa patrimonio dell'Umanità nel 1997

Nello stesso anno viene inclusa anche la Reggia di Caserta

Poi è stata la volta della Liguria, che entra nella lista dei siti Unesco Italia con Portovenere, Cinque Terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto.

Nel 1997 divengono patrimonio dell'Unesco anche la Cattedrale (nella foto), la Torre Civica e la Piazza grande di Modena.

Nello stesso anno viene incluso anche il villaggio nuragico di Barumini, in Sardegna (foto: Wikipedia - Norbert Nagel).

Anche Padova entra nella lista dei siti Unesco con il suo Orto Botanico.

Nel 1997 vengono incluse anche le Residenze Sabaude (nella foto, Palazzo Reale a Torino).

Infine, sempre nello stesso anno, entra a far parte dei siti Unesco anche la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, in Sicilia

Nel 1998 tocca al Parco Nazionale del Cilento e al Vallo di Diano (foto: Wikipedia, Geofix).

Nello stesso anno diventa patrimonio dell'umanità anche la Zona Archeologica e la Basilica patriarcale di Aquileia (Udine)

Nel 1998 è anche la volta del centro storico di Urbino

Nel 1999 viene inclusa anche la villa Adriana di Tivoli.

Nel 2000 l'Unesco classifica come patrimonio dell'umanità la Basilica di San Franesco e altri siti francescani di Assisi.

Nello stesso anno entrano nella lista anche le isole Eolie: Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea

È anche il momento della città di Verona, che diventa patrimonio dell'Unesco nello stesso anno

Nel 2001 viene scelta la Villa d'Este, a Tivoli (foto: wikipedia)

Nel 2002 la Val di Noto, nella Sicilia sudorientale, entra tra i siti Unesco italiani

Nel 2003 l'Unesco premia i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (nella foto, Sacro monte di Varese, di Stefano Bistolfi, Wikipedia).

Nel 2004 è il momento delle Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (foto: wikipedia).

La Val d'Orcia, valle toscana in provincia di Siena, è diventata patrimonio Unesco nel 2004

Nel 2005 viene premiata anche la parte antica della città di Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica

Nel 2006 l'Unesco include nella sua lista Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli

Le città lombarde di Mantova e Sabbioneta sono diventate patrimonio Unesco nel 2008, grazie a edifici come Palazzo Te (in foto)

Stesso anno di consacrazione della ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula e del Bernina, più comunemente conosciuta come "Trenino rosso del Bernina"

Nel 2009 le Dolomiti sono diventate patrimonio dell'Unesco, mentre l'anno prima era toccato ale città lombarde di Mantova e Sabbioneta

Nel 2010 tocca a Monte San Giorgio, un gruppo montuoso fra la Svizzera e il varesotto (foto: Wikipedia)

Nel 2011 vengono inseriti i luoghi di potere dei Longobardi in Italia, fra cui il tempietto del Clitunno, in Umbria (in foto)

I siti palafitticoli preistorici delle Alpi vengono dichiarati patrimonio dell'Umanità nello stesso anno (foto: Wikipedia - Gerard Schauber)

Nel 2013 entrano nella lista Ville e giardini medicei in Toscana, come quella di Fiesole (foto: Wikipedia - Sailko)

Nel 2013 è stato incluso nella lista anche il Monte Etna, il più alto vulcano italiano

Il 2014 consacra i paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

Nel 2015 entrano in lista la città di Palermo con la sua architettura arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale

Le opere di difesa veneziane del XVI e XVII secolo, come quella di San Vigilio, in provincia di Bergamo (in foto) sono patrimonio Unesco dal 2017

Nello stesso anno c'è spazio pure per le antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa: un bene transnazionale che per l'Italia si trova fra Lazio, Abruzzo, Umbria e Molise (foto: Flickr - Moyan Brenn)

Penultima in ordine di tempo è la città industriale di Ivrea in Piemonte, legata alla Olivetti (2018)
Le colline del Prosecco patrimonio Unesco