Rischio idrogeologico in Calabria: lidi costruiti su foce del torrente

Ambiente

Sky TG24, con lo speciale Dissesto doloso torna in Calabria per raccontare una nuova inchiesta sull’abusivismo: da Costa Viola a Scilla, nei luoghi dove è stato consentito asfaltare un corso d’acqua. LO SPECIALE 

La Calabria è uno dei territori italiani più colpiti dal rischio idrogeologico. Un pericolo che diventa ancora più letale in presenza di abusi edilizi. E in questa Regione i casi non mancano: uno stabilimento balneare regolarmente autorizzato che sorge sulla foce di un torrente a secco, un corso d’acqua asfaltato e trasformato in una via, una strada statale che a ogni pioggia frana e si allaga. Proprio la Calabria è una delle tappe del nuovo reportage di “Dissesto doloso”, l’inchiesta che Sky TG24 porta avanti da tempo sul tema della cattiva gestione del territorio. 

L’inchiesta "Dissesto doloso"

Le telecamere di Sky TG24 hanno realizzato nuovi reportage nei luoghi colpiti dai disastri naturali e sono tornate nei territori dove avevano documentato inadempienze e problemi, per vedere se a distanza di tempo siano stati risolti e per capire se le promesse delle istituzioni siano state mantenute. Un’inchiesta nelle zone a maggiore rischio idrogeologico per verificare a che punto è la messa in sicurezza di questi territori.

Il reportage in Calabria

Il nuovo reportage di “Dissesto doloso” ha fatto tappa anche in Calabria. Sky TG24 è tornata a testimoniare i casi di abusivismo. A partire da Costa Viola, 20 chilometri da Reggio Calabria, rinomata meta turistica estiva ricca di stabilimenti balneari. Ma queste strutture in cemento, tra cui il lido della Guarda di Finanza, sorgono sulla foce di un torrente. 

I lidi sulla foce autorizzati

Lo scorso 16 luglio, un’alluvione violenta e improvvisa ha gonfiato il torrente che sfocia a Costa Viola. L’acqua ha trascinato a valle tonnellate di fango e detriti, sommergendo il ponte all’ingresso della spiaggia e isolando chi si trovava al mare. “Questo lido esiste da 50 anni. Dal 1967”, ha detto il titolare di uno dei lidi spiegando di avere l’autorizzazione del demanio.

La statale che si allaga ad ogni pioggia

Il reportage in Calabria prosegue con Carlo Tansi, geologo e responsabile della protezione civile della Regione, che mostra il punto in cui un torrente incrocia una strada che vicino alla costa, dove l’acqua viene deviata sottoterra. Un tunnel incanala il fiume sotto la statale. È stretto al punto che il passaggio è del tutto ostruito e quando arriva una piena, l’acqua invade la strada. La traccia del fango dell’alluvione di luglio è alta quasi due metri. “Quindi tutto quello che sta al di sotto viene invaso dall’acqua”, spiega il geologo.

Il caso del torrente asfaltato

Costa Viola non è l’unica zona ad avere problemi. Nel centro della marina di Scilla, in provincia di Reggio Calabria, “quello che per la natura è un torrente, l’uomo l’ha fatto diventare una strada”. Il responsabile della protezione civile regionale mostra il percorso dell’acqua, ora completamente asfaltato, sottolineando come “gli argini siano scomparsi completamente, per far spazio alla strada e alle case da entrambi i lati”.

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