Introduzione
Isernia è la città più naturale d’Italia, Vercelli la peggiore. Preservare la biodiversità urbana è una sfida per le città italiane, che devono limitare le attività umane più deleterie per l’ambiente circostante. In occasione della Giornata Mondiale dell’Habitat, 3Bee ha sviluppato una piattaforma digitale per consentire a imprese e municipalità di analizzare le conseguenze che la vita cittadina ha sulla natura.
Quello che devi sapere
Classifica delle città più naturali d'Italia: sarà presentata alla Cop
3Bee ha stilato una classifica delle città più naturali d’Italia: 112 capoluoghi di provincia osservati in base al parametro di “abbondanza di specie per uso del suolo indiretta”. I dati raccolti dalla prima piattaforma di monitoraggio della biodiversità a livello mondiale verranno presentati alla Cop 16 di Cali, dal 21 ottobre al 1 novembre 2024.
Dal 6° al 10° posto
Dal sesto al decimo posto si trovano Pistoia, Reggio Calabria, Lucca, Massa e Messina. Il loro indicatore Msa_Lu varia da 0.85 a 0.7, grazie alla combinazione tra la copertura vegetale significativa e la varietà dell’habitat, con aree costiere e di montagna che garantiscono elevata biodiversità.
Il quarto e il quinto posto
Al quarto e quinto posto si annoverano L’Aquila e Ascoli Piceno (con valore “Msa_Lu” intorno allo 0.89), vicini a grandi parchi naturali come il parco nazionale del Gran Sasso e quello dei Monti Sibillini. Montagne, vegetazione ricca e fiumi contribuiscono a preservare una diversità significativa di specie, mitigando gli effetti più nefasti dell’urbanizzazione.
Top 3: Isernia, Belluno e Savona
In testa alla classifica spiccano Isernia (prima), Belluno (seconda) e Savona (terza). Hanno un “Msa_Lu” superiore a 0.9. Si tratta di centri urbani situati in regioni con un’ampia copertura vegetale e un basso livello di antropizzazione, elementi che favoriscono il mantenimento della biodiversità.
Come se la passano le grandi città?
Le città più grandi mostrano una serie di criticità in termini di performance ecologiche: Roma al 66° posto (0.57) nonostante i numerosi parchi storici e verdeggianti della città, penalizzata dall’espansione urbana incontrollata e la frammentazione dell’habitat.
Torino, Napoli e Catania con problemi simili, Milano al 98° posto
Torino (91° posto), Napoli (92° posto) e Catania (93° posto), con un "Msa_Lu" che si aggira intorno allo 0.47, hanno problemi simili: l’urbanizzazione intensa e la cementificazione. Mancano, dice 3Bee, i dati relativi alla gestione delle aree verdi. Milano è al 98° posto (0.43) e subisce una grande cementificazione associata a una scarsa copertura vegetale.