Cop28, attesa una nuova bozza. Oltre 100 Paesi chiedono l’addio al fossile

Ambiente
Alberto Giuffrè

Alberto Giuffrè

Si continua a negoziare alla Conferenza sul clima di Dubai. Cresce il fronte di Paesi che chiede alla presidenza di Al Jaber di mettere l’uscita da carbone, gas e petrolio nero su bianco 

Finiti i tempi regolamentari, si continua a negoziare a oltranza alla Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite di Dubai. Si cerca di arrivare a un documento condiviso da 198 Paesi. Nelle prossime ore dovrebbe uscire una nuova bozza di accordo, che poi dovrà essere discussa in assemblea plenaria. Il testo deve essere approvato per consenso.  

Il phase-out 

Il nodo principale riguarda mettere nero su bianco il phase-out, cioè l’eliminazione delle fonti fossili. Nelle ultime ore una coalizione di circa 130 Paesi – tra cui l’Unione Europea, Stati Uniti e Regno Unito – ha consegnato un documento al presidente Al Jaber. In questo testo si chiede l’addio a carbone, gas e petrolio.  

La bozza che aveva scontentato tutti 

Il phase-out non era presente nella bozza uscita ieri. Sostituito da una formula più ambigua che aveva scatenato tutti, dall’Unione Europea all’alleanza delle piccole isole. Ad opporsi all’espressione phase-out sono soprattutto Paesi come Arabia Saudita, Iran e Iraq.  

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