Plastica biodegradabile prodotta con le mosche morte, lo studio negli Stati Uniti

Ambiente
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La ricerca è stata condotta da un team di scienziati dell'Università del Texas. L'idea è quella di utilizzare le carcasse delle mosche soldato nere, allevate per la produzione di mangimi, per creare plastiche capaci di biodegradarsi dopo essere state scartate

Le mosche morte potrebbero essere utilizzate per produrre plastica biodegradabile. A rivelarlo è uno studio condotto da alcuni ricercatori statunitensi che hanno presentato la loro scoperta in occasione della riunione autunnale dell’American Chemical Society. "Per 20 anni, il mio gruppo ha sviluppato metodi per trasformare i prodotti naturali, come il glucosio ottenuto dalla canna da zucchero o dagli alberi, in polimeri degradabili e digeribili che non persistono nell'ambiente", afferma Karen Wooley, scienziata dell’Università A&M del Texas.

La scoperta

I prodotti naturali impiegati per la produzione di plastiche capaci di biodegradarsi spesso vengono “raccolti da risorse utilizzate per il cibo, il carburante, le costruzioni e i trasporti”, spiega Wooley. La ricercatrice ha deciso così di studiare e ricercare materiali alternativi: sostanze che non fossero sfruttate anche per altre attività. Da qui l’idea di utilizzare i prodotti di scarto derivanti dall’allevamento delle mosche soldato nere. Le larve di questa specie di insetti contengono infatti proteine e altre sostanze nutritive e, per questo, vengono destinate principalmente alla creazione di mangimi per animali e alla degradazione dei rifiuti. Le mosche adulte però hanno vita breve e, dopo la morte, vengono scartate. Il team di Wooley ha cercato quindi di utilizzare queste carcasse per ricavare sostanze utili. 

HUNTINGTON BEACH, CA - FEBRUARY 27: The pile of trash and debris on the beach that washed down the Santa Ana River in Huntington Beach on Monday, February 27, 2023 after the recent rain storms that hit Southern California.  (Photo by Leonard Ortiz/MediaNews Group/Orange County Register via Getty Images)

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Plastica biodegradabile dalle mosche

Gli esperti hanno scoperto che i monomeri di glucosammina contenuti nella chitina, componente fondamentale dell’esoscheletro degli insetti, potrebbero essere sfruttati per produrre bioplastiche, come policarbonati e poliuretani, che tradizionalmente vengono creati a partire da petrolchimici. Le mosche soldato nere contengono anche diverse altre sostanze utili che gli scienziati prevedono di adoperare come materiali di partenza, tra cui proteine, Dna, acidi grassi, lipidi e vitamine: i prodotti realizzati da questi mattoni chimici sono destinati a degradarsi una volta scartati.

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