Po, la siccità risulta già peggiore rispetto all'anno scorso

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È quanto emerge nel bollettino dell'Autorità distrettuale del fiume, aggiornato alla giornata di oggi, 13 aprile. E, tra l'altro, il mese di marzo è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento in particolare sulle aree a Nord del Po e con situazioni di evidente criticità sul basso Piemonte e sulla Romagna

Non migliora, ma anzi peggiora, la situazione legata alla siccità nel distretto del Po, soprattutto considerando i dati più recenti ed aggiornati, in paragone con quelli registrati nello stesso periodo di un anno fa, già considerato particolarmente critico. È quanto emerge nel bollettino dell'Autorità distrettuale del fiume, aggiornato alla giornata di oggi, 13 aprile.

Gli ultimi indicatori emersi

In particolare, hanno spiegato gli esperti, lo stato di siccità che interessa in maniera continuativa il Nord permane nel bacino del Po, con gli indicatori emersi durante la seduta dell'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, che "non mostrano un generale contesto migliore”, nemmeno “rispetto a quanto emerso trenta giorni fa".

Attraverso la rotazione delle colture i terreni trovano nuovo nutrimento, in modo tale che il prossimo anno saranno nuovamente pronti alla coltura più redditizia, quella del riso. Rovasenda, Vercelli, 9 settembre 2022 ANSA/JESSICA PASQUALON

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Le criticità emerse

In base ai dati rilevati, il mese di marzo è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento in particolare sulle aree a Nord del Po e con situazioni di evidente criticità sul basso Piemonte e sulla Romagna. Considerando le precipitazioni, gli accumuli sono risultati pari o localmente superiori alle medie solamente lungo il crinale nord occidentale e nella parte più orientale del distretto, sebbene le aspettative di piogge più consistenti, legate principalmente ai rovesci primaverili, abbiano deluso, visto che le precipitazioni si sono rivelate poco significative. Le portate, poi, hanno fatto registrare valori di media mensile inferiori al minimo storico riscontrato nel periodo 1991-2020 e paragonabili solo con quelle osservate nel 2022, anno pessimo sul fronte della siccità. Inoltre, i volumi di acqua nei grandi laghi, grazie ai sistemi di regolazione esistenti, sono oggi inferiori ai valori giornalieri medi del periodo storico di riferimento, anche se superiori ai minimi storici. Fa eccezione solo il Lago di Garda. 

Attraverso la rotazione delle colture i terreni trovano nuovo nutrimento, in modo tale che il prossimo anno saranno nuovamente pronti alla coltura più redditizia, quella del riso. Rovasenda, Vercelli, 9 settembre 2022 ANSA/JESSICA PASQUALON

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