Un gemellaggio all'ombra dei Templi tra la siciliana “Quasimodo” di Agrigento e la “De Amicis” di Milano, scuole aderenti alla Rete “Scuole Plastic Free per un futuro sostenibile” promossa da Marevivo Onlus per dire NO alla plastica.
Una cerimonia nel parco archeologico della Valle dei templi alla presenza della sottosegretaria di Stato Barbara Floridia, del direttore del Parco Roberto Sciarratta, del sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, dell'assessore al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia Totò Cordaro e del delegato regionale Sicilia di Marevivo Fabio Galluzzo con i dirigenti scolastici dei due istituti, nell'ambito dell'iniziativa "Scuole al lavoro per abitare il mondo in un modo nuovo".
Obiettivo: mettere in pratica e diffondere quanto enunciato nelle finalità del protocollo d’intesa “Scuole Plastic Free per un futuro sostenibile” nel quadro delle disposizioni contenute nel nuovo Piano di Rigenerazione della Scuola emanato dal Ministero dell’Istruzione presentato in un seminario nel corso della giornata.
L'iniziativa prende il via quando alcuni alunni dell'Istituto De Amicis di Milano avevano manifestato al delegato regionale della Sicilia di Marevivo il desiderio di organizzare un viaggio d’istruzione con destinazione la Sicilia per visitare luoghi di particolare valenza naturalistica, ove la delegazione siciliana opera per la loro salvaguardia.
Nel corso del viaggio hanno seguito un itinerario di visite con una forte impronta ecologica, con una serie di laboratori presso i Centri di Educazione Ambientale di Marevivo Sicilia e il confronto e lo scambio di buone pratiche con l’istituto Salvatore Quasimodo di Agrigento, finalizzando tutta l’esperienza nell’individuazione di linee di condotta comuni e più efficaci e una possibile programmazione di iniziative da portare avanti, insieme.
La Rete si forma nel 2018 con l’intento di spingere le scuole a intraprendere un percorso virtuoso volto a ridurre all’interno dell’istituto l’utilizzo della plastica monouso, promuovendo tra gli studenti il rispetto dell’ambiente e sostenendo gli insegnanti con strumenti utili a valorizzare le metodologie d’insegnamento dell’educazione ambientale.
Accertato che il 50% dei rifiuti marini è costituito da plastica monouso e che circa l’80% dei rifiuti rinvenuti nelle spiagge europee è costituito da plastica, Marevivo ha pensato a un intervento decisivo, partendo proprio dai banchi della scuola e dall’educazione civica degli studenti.
Verificato l’eccessivo consumo di acqua contenuta in bottiglie di plastica, la vendita di merendine e bibite con imballaggi di plastica attraverso i distributori automatici, ai quali si aggiungono i consumi di mense e bar che utilizzano quantità esuberanti di oggetti usa e getta, appare chiaro il contrasto che sussiste tra ciò che si dovrebbe insegnare e ciò che poi si mette in atto.
Così nasce la prima scuola in Sicilia che decide di opporsi a questa antonimia e via via si aggregano altri istituti , tutti determinati a fare della scuola il luogo ideale in cui si può imparare a conoscere meglio come si può difendere l’ambiente e mettere in atto comportamenti corretti e responsabili.
Le scuole aderenti eliminano così dalle loro strutture i distributori, che vengono sostituite da erogatori di acqua potabile a ciclo continuo, le borracce introdotte al posto di bottiglie e bicchieri di plastica che scompare anche da bar e mense, il tutto affiancato da un’energica azione informativa ed educativa tesa a sviluppare un’azione “contagiosa” di buone pratiche.
“L’obiettivo – dichiara Fabio Galluzzo, delegato regionale per la Sicilia di Marevivo Onlus - era e rimane quello di contribuire fin da subito a creare un effetto moltiplicatore di quanto verrà trasmesso e condiviso con gli studenti, trasferendolo in famiglia e tra gli amici, arrivando ad influenzare anche il sistema generale della domanda e dell’offerta con acquisti in linea con uno stile di vita sempre più consapevole e responsabile. A questo si aggiungono altre opportunità che Marevivo e le scuole che hanno già aderito propongono a chi entra a far parte della rete: scambio d’informazioni, nuovi progetti e partenariati, condivisione di esperienze, collaborazioni aperte, visite didattiche, viaggi di istruzione e tanto altro. Tutto questo nell’ambito di un progetto che vuole sostenere la tutela ambientale e la crescita culturale e civica nelle scuole.”
Ad oggi le scuole che hanno aderito alla Rete sono circa un centinaio e in continuo aumento.