Molti ragazzi, guidati dall'attivista svedese, protestano a Glasgow in occasione del summit. "I veri leader non sono là dentro", incalza la giovane che aveva detto di non essere stata invitata ufficialmente alla conferenza Onu. Ieri ha incontrato la leader scozzese Nicola Sturgeon. La presenza di attivisti impegnati nelle proteste è destinata ad aumentare nella giornata di oggi
La Cop26 resta un "bla bla bla". La macchina della protesta non si ferma, con le parole dell’attivista svedese Greta Thunberg ripetute in coro da decine di giovani ambientalisti riuniti nel Festival Park di Glasgow, l'1 novembre. "I veri leader non sono là dentro, i veri leader siamo noi", ha gridato la giovane, puntando il dito contro l'inerzia attribuita ai potenti sull'emergenza ambientale, per essere acclamata più volte dai tanti teenager intorno a lei che, come ha dichiarato Greta stessa, non si fidano di altre finte promesse (COP26: LO SPECIALE - IL PROGRAMMA - I DISCORSI DEI LEADER).
Le proteste e le istanze dei giovani attivisti
"Questo è tradimento", ha detto Thunberg, insieme ad altre tre giovani attiviste, l'ugandese Vanessa Nakate, la polacca Dominika Lasota, e Mitzi Tan delle Filippine, come scrive Repubblica. Le quattro ambientaliste hanno anche lanciato una petizione online che in poche ore ha raggiunto un milione e mezzo di firme. E che, dopo il G20 di Roma e la Cop26 in corso a Glasgow, accusa i leader mondiali di continuare a non fare praticamente nulla per salvare il pianeta: "Per noi non è una sorpresa". Alcune istanze della 'base' ambientalista sono comunque arrivate sul podio dell’evento, e lo hanno fatto con diversi attivisti invitati a parlare davanti alla platea del World Leaders Summit. Giovani delle isole Samoa, del Kenya e dall'Amazzonia hanno denunciato quello che sta accadendo nelle loro realtà.
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Il ruolo di Greta
Greta Thunberg, che aveva detto di non essere stata invitata ufficialmente alla conferenza Onu, prima di scendere per le strade di Glasgow ha trovato posto all'interno della Cop26 pur non prendendo parte ai lavori ma come ospite della leader scozzese Nicola Sturgeon, con cui ha avuto un confronto franco. "Le voci dei giovani devono essere ascoltate in modo forte e chiaro alla Cop26", ha affermato poi Sturgeon sul suo profilo Twitter. Oltre a Greta e ai suoi sostenitori, altre decine di manifestanti hanno protestato l’1 novembre a Glasgow, sempre tenendosi a distanza dalla 'zona rossa' creata a nord del fiume Clyde. E la presenza di attivisti è destinata ad aumentare oggi, nel secondo giorno di presenza dei leader mondiali, e nei prossimi, con eventi di mobilitazione sempre più importanti.